Gli stipendi dei docenti italiani sono in linea con la crescita negli altri Paesi OCSE e negli ultimi anni sono cresciuti del 17%. Si prende tutto il merito il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che in un video postato su YouTube si prende tutto il merito di aver sbloccato e rilanciato i minimi stipendiali della Scuola. Nel mese di maggio parlava di un aumento complessivo di 300 euro.
Le rilevazioni OCSE commentate in questi giorni, fa notare, sono vecchie. Risalgono a prima del 2022, quando non governava il centro-destra guidato da Giorgia Meloni.
Stipendi dei Docenti sù del 17%
Dal 2022, cioè da quando Valditara è stato designato alla guida del Ministero di Viale Trastevere, gli stipendi sono saliti del 17%. Come? A fare i conti è lo stesso Ministro.
Con il rinnovo del 2022 (CCNL 2019-2021) è stato portato un aumento del 4,5% “il più importante degli ultimi 20 anni. Nella scorsa finanziaria – aggiunge – abbiamo stanziato 3 miliardi, il nuovo contratto darà un aumento del 5,8%. Non si era mai visto che in 2 anni si firmassero contratti per il 10,3% a cui va aggiunto il 6-7% di stipendio legato al taglio del cuneo. Un aumento medio del 17% in 2 anni, quando per tanti anni il massimo aumento era stato del 3,48%”.
Vale la pena sottolineare che il taglio del cuneo fiscale del 6-7% non costituisce un aumento dello stipendio ma un abbattimento parziale dei contributi, che viene sospeso quando il singolo lavoratore supera – nel mese precedente – la soglia massima stabilita dalla legge. Insomma il Bonus viene sospeso sul Cedolino quando si superano 2.692 euro lorde.
I Docenti italiani non sono più fanalino di coda
Tanto basto per dire che i docenti italiani non sono più fanalino di coda e la loro dignità è stata risollevata grazie alle politiche del Ministro Valditara. “Se fino al 2022 la posizione italiana era effettivamente di fanalino di coda per gli stipendi dei docenti, nel 2023, grazie al contratto firmato, la situazione si è modificata e l’Italia ha superato Francia, Finlandia e Portogallo per il personale che ha almeno 15 anni di anzianità. A fine carriera, il salario di un docente italiano è superiore a quello dei colleghi per esempio svedesi”.