E’ stato presentato oggi a Roma il primo contratto collettivo nazionale di lavoro che garantisce un salario minimo di 9 euro l’ora, anche ai lavoratori con qualifiche più basse, e 35 ore settimanali. Lo hanno presentato Confimi e Confasal alla presenza del Ministro del Lavoro Marina Calderone. A dare maggior risalto politico all’evento c’erano anche gli ex ministri del Lavoro Cesare Damiano e Nunzia Catalfo. Insieme al presidente della Commissione Lavoro della Camera Walter Rizzetto (FdI), il presidente Inps Fava e Inail D’Ascenzo.
Multi Manifatturiero sì, ma esclusi i Metalmeccanici
Il nuovo CCNL si applica alle aziende di tutti i comparti produttivi, del manifatturiero e dei servizi, e riguarda aziende di ogni tipo: industriali, commerciali, artigiane, ecc. senza alcun limite.
Durante la presentazione dell’evento è stato esplicitato che “non si applica alle imprese della Metalmeccanica Industria”. Questo perché Confimi è firmataria con Fim-Cisl e Uilm-Uil di un CCNL Piccola Industria Metalmeccanica.
CCNL Multi Manifatturiero: cosa prevede
Il nuovo CCNL del Multi Manifatturiero è il “contratto della qualità”, ha detto Cesare Damiano, che rompe con il passato fatto di accordo in dumping e fa fare un salto in avanti al sindacato Confsal.
Questi gli aspetti che alzano la qualità dei diritti dei lavoratori e fanno sì che “i contratti pirata siano quelli firmati da Cgil-Cisl-Uil”, dicono in coro i firmatari e gli ‘sponsor’ del progetto.
Ecco l’elencazione delle principali novità del nuovo testo contrattuale:
- salario minimo di 9 euro per il livello iniziale, per cui la retribuzione mensile lorda iniziale è 1.557 euro (9€x173);
- adeguamento annuale dei minimi retributivi al costo della vita sulla base dell’indicato IPCA a consuntivo;
- tredici mensilità;
- retribuzione premiale, cioè premi di risultato garantiti anche ai lavoratori di aziende prive di rappresentanza. In alternativa è previsto l’Elemento di Garanzia Retributiva;
- Indennità di Qualificazione, si introduce un elemento economico collegato al titolo di studio che viene erogato a prescindere dalla mansione svolta;
- settimana corta di 36 ore settimanali a parità di salario;
- permesso non retribuito di 10 ore per i lavoratori nonni;
- contrasto all’assenteismo con un tetto di 10 certificati medici annui;
- partecipazione dei Rappresentanti dei Lavoratori nel CDA aziendale con funzione consultiva, senza esprimere il voto;
- Indennità di Vacanza Contrattuale che copre i periodi di ritardo nel rinnovo del contratto, che viene corrisposta sin dal primo mese successivo alla scadenza del CCNL.
Licenziamento con Preavviso Attivo
Il lavoratore che viene licenziato ha diritto ad un periodo di preavviso e ad essere inserito in un percorso di politica attiva del lavoro. La comunicazione va fatta all’Ente Bilaterale di riferimento che lo prende in carico al fine di consentirgli la formazione e la ricollocazione.
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