I docenti che faranno domanda per avere la Carta Docente, il bonus da 500 euro introdotto durante il Governo Renzi per consentire agli insegnanti di aggiornarsi, avrà un importo più basso. Quella che fino a qualche giorno fa era un’ipotesi, ora è ufficiale.
Carta Docente a 425 euro
Per l’anno scolastico 2024/25 l’importo della Carta sarà ridotta a 425 euro. Cosa sta succedendo? In una fase in cui le famiglie in difficoltà godono di una Carta Spesa da 500 euro, perchè i docenti vengono così penalizzati?
I motivi sono stati spiegati dal sindacato Flc-Cgil che in un comunicato fa quadrato sulla questione. Il DL n. 36 del 2022 ha tagliato le risorse destinate all’aggiornamento professionale dei docenti. Provvedimento del precedente Ministro dell’Istruzione Bianchi, confermato dall’attuale titolare di Viale Trastevere Giuseppe Valditara.
La Carta in questi anni ha consentito ai docenti di acquistare corsi di formazione, acquistare libri, biglietti per musei, cinema e spettacoli dal vivo, strumenti digitali come PC.
I docenti prenderanno le risorse in altro modo
Le risorse tagliate sono state appostate su un altro capitolo di Bilancio destinato all’Istruzione. Quindi serviranno per retribuire i docenti impegnati nelle attività di tutoraggio nei percorsi di formazione iniziale dei docenti per favorire l’accesso al ruolo.
Il taglio che porterà l’importo a 425 euro è di 19 milioni nel 2024 e 50 nel 2025. Proseguirà anche negli anni successivi. Nel 2027 saranno ridotte di altri 40 milioni di euro e la Carta Docente scenderà a 400 euro.
Nel 2027 sarà utile per finanziare i corsi di formazione per il “docente stabilmente incentivato”, un percorso selettivo e premiale rivolto ad un’esigua minoranza di docenti che riceverà un “premio” a seguito di valutazione positiva al termine di un percorso articolato in tre cicli triennali successivi.
La posizione di Flc-Cgil
Le novità al sindacato Flc-Cgil non vanno proprio giù. E dopo la mobilitazione degli anni scorsi per difendere il diritto all’aggiornamento degli insegnanti annuncia di sollevare le questione al Ministro dell’Istruzione in occasione dell’incontro programmato per il prossimo 2 ottobre 2024.