280 euro di aumento alla 5a categoria: è questa la richiesta avanzata dai sindacati Fim-Fiom-Uilm nella piattaforma rivendicativa per il rinnovo del CCNL Unionmeccanica Confapi.
Il CCNL scade il 31 dicembre 2024 e ieri, presso l’Auditorium di via Rieti a Roma, i tre sindacati hanno approvato il documento finale da inviare alle rappresentanze della piccola media industria.
Il CCNL Unione Meccanica Confapi si applica a circa 400.000 lavoratori. Non è l’unico contratto di lavoro di settore considerato anche il CCNL Federmeccanica-Assistal, CCNL Confartigianato-CNA, CCNL Confimi, CCNL Cooperative Metalmeccaniche.
Aumento salariale da 280 euro
La trattativa per il rinnovo partirà entro la fine del 2024, ma nel frattempo dalla prossima settimana inizieranno le assemblee nei luoghi di lavoro.
Con la piattaforma i sindacati hanno già tracciato il percorso e vedono il rinnovo per il triennio così:
- 280 euro di aumento alla 5a Categoria (il CCNL Confapi non ha riformato l’inquadramento come il CCNL Federmeccanica);
- avvio di una fase di sperimentazione contrattuale con l’obiettivo di arrivare alla settimana corta, di 35 ore.
Si tratta, in buona sostanza delle medesime richieste avanzate sul tavolo di Federmeccanica e Cooperative.
Rinnovo Metalmeccanici Artigiani: a che punto è il negoziato?
Tra i metalmeccanici dipendenti di aziende artigiane c’è attesa per il rinnovo del CCNL scaduto il 31 dicembre 2022 che ha già visto dare una prima risposta economica ai lavoratori. A partire da dicembre 2023 i lavoratori hanno portato a casa un adeguamento salariale con un acconto pari a 96 euro al 5 livello.
Quell’accordo temporaneo è scaduto il 31 agosto 2024. Ora si lavora al rinnovo del CCNL Area Meccanica che si applica ai dipendenti di officine, fabbri, laboratori meccanici, componentistica, odontotecnici, orafi, ecc. Il prossimo incontro tra Confartigianato-Cna e Fiom-Fiom-Uilm, secondo quanto si apprende dal sindacato è calendarizzato per il 7 ottobre 2024.