Dopo il sì delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato all’emendamento del Governo, è stato approvato il Bonus 100 euro in erogazione con le prossima 13a nel mese di dicembre.
La sua applicazione sarà limitata alle famiglie con reddito da lavoro dipendente complessivo fino a 28.000 euro, con moglie e 1 figlio a carico. Ok anche ai nuclei monogenitoriali. Un’applicazione molto limitata: si parla di appena il 5,8% dei dipendenti su una plate di 18,7 milioni.
Lunga la lista degli Esclusi dal Bonus Natale
La lista degli esclusi è lunga: coppie di fatto con figli, coppie senza figli, famiglie con madri lavoratrici, lavoratori autonomi, ecc. Anche in questo caso è stato dare sfogo alla retorica del Governo che prevede incentivi e sostegni solo per chi ha famiglie numerose, lasciando indietro tutti gli altri.
100€ in più non bastano per fare spesa e acquistare regali
L’iniziativa del Governo conferma ancora una volta la volontà di confermare la politica dei Bonus, aiuti spot, limitati nei tempo, di piccoli importi. Insomma se da un lato Meloni & C. continuano a dichiarare che sono contrari alla “politica dei Bonus”, dall’altra parte non stanno facendo altro che confermare le iniziative del Governo precedente, guidato da Mario Draghi, caduto nel luglio 2022.
Insomma a distanza di 2 anni le riforme strutturali non si vedono e si preferisce la strada di misure temporanee: come il Bonus decontribuzione sugli stipendi (6-7%), Bonus Mamma e ora il Bonus Natale.
Per questa misura l’Esecutivo ha stanziato una spesa di 100,3 milioni di euro, secondo quanto si legge nella Relazione Tecnica. Risorse probabilmente inadeguate perchè offrire 100 euro nette alle famiglie non costituisce un aiuto concreto. Specie in un periodo prenatalizio quando i prezzi e l’offerta dei beni in vendita lievita in maniera esponenziale. Né può essere considerato quale incentivo valido per rilanciare i consumi nel lungo periodo.
Insomma 100 euro non sono certo sufficienti per far fronte alle spese per cene, uscite con famiglie/amici e i regali. E resta sullo sfondo un problema: la ristrettezza delle finanze delle famiglie non nasce e muore a Natale. Occorre trovare soluzioni continuative e non solo natalizie.
