C’è già un’intesa non scritta tra Federmeccanica-Assistal e i sindacati Fim-Fiom-Uilm a proposito dell’aumento dell’Elemento di Garanzia Retributiva, cha vola verso i 700 euro.
L’accordo di rinnovo non è stato ancora sottoscritto. La trattativa è ancora in corso, ma su un punto c’è già una convergenza tra Imprese e Sindacati. Vediamo perchè e le condizioni.
Elemento perequativo: a chi spetta
Attualmente l’Elemento di Garanzia Retributiva è pari a 485 euro annui. Spetta ai lavoratori dipendenti di quelle aziende che “non redistribuiscono ricchezza”, per dirla alla Federmeccanica. Insomma in quelle aziende dove non viene erogato un Premio di Risultato stabilito a livello aziendale.
Ha una funzione perequativa, nel senso che punta a fare ‘giustizia’ a favore di chi non riceve dei premi.
Convergenza tra Imprese e sindacati
In piattaforma i sindacati hanno chiesto di incremetare l’Elemento perequativo e portare l’importo a 700 euro annui, con rinnovo per il triennio 2024-2027.
Ecco quanto prevede in proposito il documento unitario di Fim-Fiom-Uilm:
Richiesta sindacale che è già stata accolta nel documento di Federmeccanica consegnato durante la riunione del 10 ottobre. In questo caso però le Imprese mettono alcuni paletti che i sindacati punteranno a correggere durante le prossime settimane:
- l’erogazione di un E.G.R. di 700 euro decorre da giugno 2026 (nel 2025 rimarrebbe l’importo attuale);
- la sua erogazione viene collegata al verificarsi di un rapporto tra margine operativo lordo e fatturato superiore al 10%, incrementale rispetto all’anno precedente;
- i lavoratori che hanno riconoscimenti economici di natura individuale riceveranno un importo più basso, 350 euro annui.