Il nuovo Bonus 100 euro in arrivo con la Tredicesima mensilità spetta a tutti coloro che hanno un determinato nucleo familiare, nonché un reddito fino a 28.000 euro. E tanto basterebbe per farvi rientrare anche una categoria come gli operai agricoli a tempo determinato.
Tuttavia, il mix tra le previsioni di legge e le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate, mettono a rischio il Bonus per chi lavora nei campi con contratti stagionali, saltuari o part-time.
Per avere il Bonus il lavoratore deve compilare, firmare e consegnare al datore di lavoro che emette una busta paga relativa alla Tredicesima mensilità, un’Autocertificazione in formato cartaceo.
Con questo documento dichiara, assumendosi la responsabilità, di essere in possesso di tutti i requisiti familiari, fiscali e reddituali, per avere il Bonus.
L’Autocertificazione viene fatto come dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa ai sensi dell’articolo 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445.
Ecco una serie di ostacoli che impediscono la fruizione del Bonus da parte degli Operai Agricoli con contratto a tempo determinato (OTD).
Per coloro che a dicembre non hanno un datore di lavoro oppure non hanno certezza di avere tutti i requisiti, resta aperta la possibilità di recuperarlo col Modello 730. E’ una possibilità prevista dall’Agenzia delle Entrate. In presenza di tutti i requisiti, dunque gli operai agricoli possono rinviare il beneficio nell’ambito della Dichiarazione dei redditi 2025 (Modello 730), relativa alle dichiarazioni dei redditi ai fini Irpef relativi al 2024.
Il Bonus di 100 euro non sarà erogato nella misura piena per coloro che effettuato lavoro stagionale o saltuario. Eccetto per i part-time. Lo stabilisce l’Agenzia delle Entrate quando scrive che, ai fini della spettanza del Bonus vanno considerate le giornate che coincidono con quelle che danno diritto alla retribuzione.