E’ questa la proposta portata al tavolo di trattativa per il rinnovo del CCNL Metalmeccanica da parte delle associazioni Federmeccanica-Assistal, nel corso dell’ultima riunione di inizio ottobre.
Un modo per compensare diversamente i lavoratori con un mega-anticipo degli scatti di anzianità, anziché vederli erogati mensilmente in busta paga.
Ma vediamo esattamente in cosa consiste la proposta chiamata “Elemento di continuità professionale”.
Proposta di sostituire Scatti di Anzianità con l’Elemento di continuità professionale
Gli scatti di anzianità vengono maturati dai lavoratori metalmeccanici ogni due anni di servizio. In passato erano riconosciuti ai soli lavoratori con qualifica. Dopo una serie di sentenze favorevoli a partire da 20 anni fa (circa), vengono attribuiti anche ai lavoratori in apprendistato.
Il CCNL Metalmeccanica Industria prevede 5 scatti biennali, con importi differenti a seconda del livello di inquadramento, con adeguamento dell’importo in caso di passaggio ad un livello superiore.
Gli importi vengono erogati mensilmente in busta paga e rientrano nella retribuzione globale di fatto. Cioè la base economica su cui vengono calcolate maggiorazioni, istituti indiretti e differiti e contributi.
La proposta di Federmeccanica e Assistal è molto semplice. Gli scatti passano dagli attuali 5 a 6. E a partire dal 1° gennaio 2026 – nell’ipotesi di sottoscrizione del rinnovo in data antecedente – gli scatti vengono liquidati in un’unica soluzione. E così via via ogni due anni. Questa la tabella elaborata dai rappresentanti delle imprese industriali:
Importi ragguardevoli che potrebbero fare la felicità di chi, a corto di liquidità, potrebbe gradire la possibilità di incassare in un’unica soluzione cifre (lorde) di questo tipo. “Una somma di importo consistente utile anche per sostenere e/o programmare spese
straordinarie per sé e la sua famiglia”, scrivono gli Industriali. Come ad esempio 4.420 euro ogni due anni, per i lavoratori inquadrati al livello C3, dopo aver raggiunto 12 anni di servizio.
I metalmeccanici potrebbero perderci: i dubbi dei sindacati
Da valutare però gli effetti di quello che altro non è, che un compromesso. Se è vero che i lavoratori potrebbero “incassare” cifre interessanti ogni due anni, dall’altra parte rinunciando all’erogazione mensile, andrebbero a perdere gli effetti degli Scatti di Anzianità su maggiorazioni (straordinario, notturno, festivo, ecc.) e altri istituti economici in via di continuo aggiornamento. Come scrive Uilm in una nota, che fa il punto, i lavoratori:
- mensilmente non percepirebbero gli scatti di anzianità, perdendo le incidenze sulle maggiorazioni;
- si avrebbe un prelievo fiscale maggiore, che verrà conguagliato nei mesi successivi;
- rischierebbe di veder ridotti assegni familiari e altre prestazioni sociali;
- ci sarebbero difficoltà di conteggio e di controllo delle buste paga;
- ovviamente, l’anticipo sarà oggetto di conguaglio in caso di licenziamento o dimissioni prima della conclusione del biennio anticipato.
L’apprezzamento per l’introduzione del sesto scatto c’è tutto, anche se non viene condiviso che sia più basso del quinto.
I sindacati Fim-Fiom-Uilm dovranno poi valutare quali sono gli “effetti indesiderati” di una proposta apparentemente allettante. Accettare il passaggio dai tradizionali scatti di anzianità all’Elemento di continuità professionale, potrebbe dare agli Industriali il pretesto di aver portato più soldi per i lavoratori, in realtà senza stravolgere i budget. E poi bisogna capire cosa viene chiesto “in cambio”.
Insomma portare a casa un anticipo economico di tutto rispetto ogni due anni potrebbe costare qualcos’altro ai lavoratori metalmeccanici. La risposta definitiva l’avremo tra qualche settimana, quando le parti torneranno a parlarsi al tavolo.