Le pensioni minime saranno rivalutate nel 2025 di appena 3 euro. E’ questa la notizia che viene fuori dalla Manovra di Bilancio approvata dal Governo per il prossimo anno, che ha mandato su tutte le furie sindacati e opposizioni.
Ma chi riguarda questo aumento? E con quale calcolo si arriva a queste cifre ‘ridicole’?
Pensioni minime: gli importi nel 2024
Attualmente il trattamento pensionistico minimo, decorrente dal 1° gennaio 2024 risulta essere pari a 598,61 euro.
Mentre per pensionati al minimo con più di 75 anni l’assegno si è alzato a 614,77 euro. La Manovra di Bilancio ha previsto una maggiorazione per i più anziani pari al 2,7%: in sostanza 16,16 euro aggiuntivi sui 598,61 euro.
Aumento di 3 e 6 euro: ecco il calcolo
Per il 2025 il Governo ha deciso una rivalutazione dell’importo minimo dell’1% (in base all’inflazione) che passerà a 604,59 euro, circa 6 euro in più al mese rispetto ai 598,61 attuali. Per l’esattezza 5,98 euro in più.
Senza la conferma della maggiorazione anche per il 2025-2026 gli over 75 avrebbero avuto, paradossalmente, importi più bassi rispetto al 2024. La maggiorazione prevista per il 2024 del 2,7% – a beneficio degli over 75 – si è rivelata essere infatti transitoria. Ecco perchè il Governo ha previsto nel DDL Manovra di Bilancio, una maggiorazione per i prossimi due anni del:
- 2,2% nel 2025;
- 1,3% nel 2026.
In questo modo con la maggiorazione riceveranno nel 2025 una pensione di 617,89 euro. Circa 3 euro e 10 centesimi in più dell’attuale importo di 614,77 euro.
Conclusione
Dunque è proprio vero che nel 2025 le pensioni minime aumenteranno di appena 3 euro per i pensionati al minimo, over 75. Mentre per quelli più “giovani”, di età fino a 75 non compiuti, l’aumento sarà poco inferiore ai 6 euro.