Le novità in arrivo per i lavoratori del pubblico impiego in attesa del rinnovo del Contratto Collettivo delle Funzioni Centrali, sono l’erogazione dei buoni pasto anche per i giorni di lavoro a casa e la settimana corta.
E’ quanto prevede la bozza di accordo predisposta in queste ore da ARAN, l’agenzia che negozia il rinnovo del CCNL 2021-2024 con i sindacati, a nome dello Stato, che potrebbe essere sottoscritta nel giro di qualche giorno.
Un cambio di passo che – secondo quanto riportano giornali autorevoli come Il Sole 24 Ore – sarebbe stato apprezzato dai sindacati, che sono praticamente vicini alla firma. Anche se tra le sigle pronte a sottoscrivere il rinnovo non ci saranno Fp-Cgil e Uilpa, che ritengono insufficienti gli aumenti retributivi e hanno aderito allo sciopero generale del 29 novembre prossimo.
Aumenti del 6%
Gli aumenti stanziati dalla Manovra di Bilancio dovrebbero far salire gli stipendi del 6%.
Sui minimi si vedranno in più:
- 121,40 euro per gli assistenti
- 193,9 euro per le elevate professionalità.
A quanto pare nessuna qualifica arriverà ad un incremento di 200 euro. Soglia raggiunta e superata nei recenti accordi dei settori privati come i Metalmeccanici.
Gli arretrati riconosciuti a tutti ammonteranno a circa 1.000 euro lordi.
Settimana corta di 4 giorni
Nel comparto dei ministeriali, enti pubblici economici e delle agenzie verrebbe sperimentata la settimana corta, composta da 4 giorni lavorativi. Richiesta avanzata con forza da Confsal-Unsa e da Flp, sigle sindacali minoritarie ma che saranno decisive per raggiungere il quorum per garantire efficacia all’accordo (50%+1) su cui scommette la sola Cisl-Fp.
La settimana rimarrebbe di 5 giorni dando alle singole amministrazioni la possibilità di gestire diversamente la distribuzione a parità di ore lavorate, che continueranno ad essere 36.
Buoni pasto durante i giorni di Smart Working
L’altro tema caro ai sindacati autonomi è il pagamento dei buoni pasto anche per i giorni in cui svolgono lavoro in smart working. Al momento al Ministero dell’Economia e Finanze stanno valutando se esiste la copertura economica, ma come scrive il quotidiano Il Messaggero è un tema di uguaglianza tra i lavoratori della PA che i sindacati ritengono sia prioritario. I dipendenti della Presidenza del Consiglio li ricevono anche durante i giorni di lavoro agile, mentre la maggior parte dei ministeriali no. Va subito ristabilita la parità.