HomeEvidenzaAssegno Unico, perché gli Importi di Novembre sono più Bassi

Assegno Unico, perché gli Importi di Novembre sono più Bassi

Stanno continuando a uscire le date di pagamento dell’Assegno Unico di novembre ma purtroppo non mancano le brutte sorprese. Le date non deludono: si conoscono ormai da giugno 2024, quando INPS le ha rese note nel messaggio n. 2302. A suscitare qualche perplessità sono gli importi, in alcuni casi più bassi del solito.

Cerchiamo di capire il perché.

Le date di novembre

A novembre, coloro che non hanno subito variazioni di importo rispetto a ottobre riscuoteranno l’Assegno Unico nei giorni tra lunedì 18 e mercoledì 20. In linea di massima, INPS dispone i pagamenti in ordine cronologico.

Qualche giorno fa è quindi uscita la data del 18 novembre e da qualche ora sui Fascicoli Previdenziali è comparsa anche la data del 19:

assegno unico

Come si legge nella colonna delle note, il pagamento riguarda il mese di novembre. Come anticipato sopra, chi questo mese ha diritto a un importo diverso dal solito dovrà aspettare qualche giorno in più per ricevere l’accredito. INPS infatti si prende un po’ più di tempo per effettuare i ricalcoli. Ma perché l’importo dell’Assegno Unico può variare di mese in mese?

Tagli sull’Assegno Unico fino al 20% del totale

Variazioni all’interno del nucleo familiare possono comportare delle conseguenti variazioni nell’importo in pagamento a titolo di Assegno Unico. Un figlio minorenne, per esempio, ha diritto a un importo più alto rispetto a un figlio maggiorenne. Mentre se entrambi i genitori lavorano INPS riconosce delle maggiorazioni.

Altre volte, invece, INPS effettua dei tagli per recuperare delle somme erogate indebitamente in passato. Se l’Istituto ha riconosciuto delle maggiorazioni che non spettavano, oppure se ha tardato nel ricalcolare gli importi più bassi, INPS trattiene quanto pagato indebitamente. Quando l’importo del debito è alto, la trattenuta avviene a rate (pari al 20% dell’importo spettante).

I dettagli sono disponibili sul Fascicolo Previdenziale, cliccando sull’importo in pagamento:

trattenute assegno unico

In questo caso, il percettore ha diritto a 378,40 euro ma ha un debito con l’INPS pari a 600 euro. L’Istituto trattiene quindi il 20% dell’importo spettante (75,68 euro) ed eroga solamente la differenza, pari a 302,72 euro. Le trattenute sull’Assegno Unico continueranno finché l’INPS non avrà recuperato interamente il debito.

RIPRODUZIONE RISERVATA – I siti web che intendono riprodurre, anche parzialmente, i contenuti del presente articolo sono tenuti ai sensi della Legge sul Diritto di Autore, a citare la fonte "TuttoLavoro24.it" e a creare specifico link all'articolo. Abusi saranno segnalati a Google e Meta (Facebook) per l'immediata rimozione..
spot_img
spot_img
spot_img
- Advertisment -