L’indennità per mancato preavviso, che spetta nei casi di recesso anticipato del rapporto di lavoro, è regolata dall’art. 2118 del Codice Civile che recita:
Art. 2118. Recesso dal contratto a tempo indeterminato.
Ciascuno dei contraenti può recedere dal contratto di lavoro a tempo indeterminato, dando il preavviso nel termine e nei modi stabiliti, dagli usi o secondo equità.
In mancanza di preavviso, il recedente è tenuto verso l’altra parte a un’indennità equivalente all’importo della retribuzione che sarebbe spettata per il periodo di preavviso.
La stessa indennità è dovuta dal datore di lavoro nel caso di cessazione del rapporto per morte del prestatore di lavoro
L’indennità per il mancato preavviso non spetta a tutti di dipendenti pubblici
Essendo regolata dal Codice Civile, l’indennità per il mancato preavviso non spetta a tutti i dipendenti pubblici, ma solamente a coloro che hanno un Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, spetta cioè ai dipendenti pubblici privatizzati, cioè a coloro il cui rapporto di lavoro è regolato dal Codice Civile.
Quindi l’indennità mancato preavviso spetta:
- dipendenti della Scuola e Alta Formazione
- Dipendenti delle Funzioni Centrali
- Dipendenti delle Funzioni Locali
- dipendenti del comparto Sanità
- Dirigenti (ai dirigenti spettano ben 8 mensilità)
Non spetta a:
- dipendenti a tempo determinato
- Vigili del Fuoco
- Esercito
- Forze dell’ordine
- Ricercatori universitari
- Prefetti e vice prefetti
- corpo diplomatico
Indennità mancato preavviso, quando deve essere corrisposta?
Non sono molti i casi in cui l’indennità per il mancato preavviso viene corrisposta.
Possiamo comunque riassumere alcuni casi tipo:
- licenziamento del dipendente (salvo gravi casi in cui non è prevista la corresponsione)
- morte del dipendente
L’art. 2122 del codice civile precisa che, in caso di morte del dipendente
le indennità indicate dagli articoli 2118 e 2120 devono corrispondersi al coniuge, ai figli e se vivevano a carico del prestatore di lavoro ai parenti entro il terzo grado e agli affini entro il secondo grado.
Niente indennità a chi viene dispensato dal servizio
Nel caso in cui il rapporto di lavoro sia risolto automanticamente per effetto di inidoneità accertata in base alla legge 335 del 1995 (Riforma Dini), la Corte di Cassazione, con sentenza n. 9556 del 12 aprile 2021 ha ritenuto non dovuta l’indennità sostitutiva del preavviso.
Come si calcola l’indennità mancato preavviso?
Negli Stipendi gestiti da NoiPA, l’indennità si calcola tenendo conto dell‘ultima retribuzione fissa e continuativa.
Ecco un esempio di calcolo per un dipendente cessato dal servizio con più di 10 anni di anzianità
In caso di anzianità tra i 5 e 10 anni i mesi da liquidare si riducono a tre e, con un’anzianità inferiore a cinque anni, solamente due mensilità saranno corrisposte.