Gli stipendi dei lavoratori statali non aumenteranno più di quello che il Governo ha stanziato con la Manovra di Bilancio. Un magro bottino per i dipendenti che attendono il rinnovo dei CCNL di comparto per il triennio 2022-2024.
L’aspetto più critico e allo stesso tempo controverso, che mette in luce la debolezza delle scelte di Palazzo Chigi, è la consapevolezza di offrire ai lavoratori un aumento non in linea con l’inflazione e di gran lunga più basso di quello ottenuto dai lavoratori dei settori privati (intorno al 14-15%). Un aumento che non garantirà il recupero del potere di acquisto.
Stipendi saliranno di appena il 6%
Gli stipendi dei dipendenti pubblici saliranno di appena il 6% nel triennio 2022-2024, contro un’inflazione reale che si aggira intorno al 17%. Da Palazzo Vidoni, sede del Ministero della Pubblica Amministrazione, lo sanno bene ma non intendono rivedere le scelte politiche.
Peraltro a rafforzare la posizione politica del Governo c’è anche la firma sul primo contratto collettivo di comparto, quello delle Funzioni Centrali, siglato a inizio novembre senza il supporto di Fp Cgil e Uilpa, rimaste fuori perchè ritengono che gli importi siano inadeguati:
- più 160 euro per il triennio;
- perdita sugli arretrati che vanno dai 550 ai 700 euro, come non si era mai visto in precedenza.
CCNL Scuola: il taglio agli stipendi è stato programmato
Grande preoccupazione per questo orientamento politico viene espressa da Flc-Cgil, che ha chiamato i lavoratori della Scuola allo sciopero lo scorso 29 novembre. Le adesioni sono state molto basse, secondo quanto riporta il Ministero dell’Istruzione. Si parla del 5,65% del personale.
Esulta il Ministro Giuseppe Valditara che su X interviene scrive: “Si profila una adesione molto bassa allo sciopero indetto da Cgil, Uil e sindacati di base. Avanti con le riforme e con la valorizzazione professionale del personale della scuola”.
Ma nel frattempo i lavoratori avranno un pesante taglio ai salari che si aggira intorno al 10% quale mancato incremento retributivo e un abbattimento degli arretrati spettanti. Perchè se è vero che il periodo pregresso non ha avuto la giusta rivalutazione nel CCNL Funzioni Centrali, è assai possibile che il modello si ripeta anche per il personale scolastico.