HomeEvidenzaMetalmeccanici, a dicembre stop agli Straordinari e Scioperi a sorpresa

Metalmeccanici, a dicembre stop agli Straordinari e Scioperi a sorpresa

I metalmeccanici sono pronti a scioperare se Assistal e Federmeccanica non accoglieranno le loro richieste. La trattativa per il rinnovo del contratto è in corso da sei mesi. Ma dopo otto incontri, ancora nulla di fatto.

Perché alle proposte dei sindacati dei lavoratori, Assistal e Federmeccanica hanno risposto con una “contro-piattaforma” che, a detta dei sindacati, non corrisponderebbe alle principali richieste avanzate dai metalmeccanici sul salario, sulla stabilità dei contratti di lavoro, sulla riduzione dell’orario e sulle garanzie negli appalti.

Le richieste dei sindacati dei metalmeccanici

Per i lavoratori metalmeccanici, nel nuovo contratto Fim, Fiom e Uilm hanno chiesto 280 euro di aumento, la riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore e la possibilità di ricorrere allo smart-working.

Tutte richieste che Assistal e Federmeccanica hanno prontamente respinto. Anzi, come si legge nel volantino dei sindacati che annuncia la protesta:

  • respingono l’aumento mensile di 280 euro (liv. c3) e non definiscono una quantità certa;
  • rifiutano di rendere efficaci gli aumenti contrattuali in presenza di superminimi individuali;
  • peggiorano la “clausola di salvaguardia”, posticipando di 6 mesi l’adeguamento dei salari;
  • modificano gli scatti di anzianità (APA) pagandoli annualmente e non più mensilmente, determinando peggioramenti sulle maggiorazioni, sui vari istituti e tassazione. Riconoscono uno “scatto ridotto” solo a chi ha una anzianità superiore a 5 bienni.

Come detto, niente di fatto nemmeno su smart-working e riduzione dell’orario di lavoro. Per quanto riguarda i permessi retribuiti (PAR), infine, anziché migliorarli, nei casi di residuo ne viene imposto l’uso collettivo aziendale.

Sciopero e proteste

«Grave è la volontà di Federmeccanica e di Assistal di voler cambiare le regole del modello contrattuale che nella sostanza significa, in particolare sul salario, nessun aumento certo per i prossimi anni e non sarà garantito nulla di più di quello che sarà definito in base all’andamento dell’inflazione. Insignificanti sono state le risposte per quanto riguarda la stabilizzazione dei contratti di lavoro precari, come del resto non è stata data alcuna disponibilità per quanto riguarda la riduzione dell’orario di lavoro, per noi elemento significativo». Scrive il quotidiano online Città della Spezia, riportando le parole di Fim, Fiom e Uilm.

In segno di protesta a quanto (non) fatto, Fim, Fiom e Uilm hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione. Prima attraverso il blocco delle flessibilità e il rifiuto di svolgere lo straordinario. Poi hanno indetto 8 ore di sciopero articolate a livello territoriale entro il 15 gennaio 2025.

A Mantova o La Spezia, per esempio, lo sciopero dei metalmeccanici è fissato per venerdì 13 dicembre e durerà 4 ore. A Reggio Emilia, invece, hanno scioperato lunedì 3 dicembre.

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