I titolari di invalidità civile che non hanno comunicato all’INPS i redditi percepiti rischiano di incappare nella sospensione dei pagamenti.
Lo rende noto INPS nel messaggio n. 4097 del 4 dicembre.
Prestazioni di invalidità civile INPS, quali sono?
Le prestazioni economiche di invalidità civile sono prestazioni collegate al reddito. Rientrano tra queste:
- la pensione di inabilità (cfr. l’art. 12 della legge 30 marzo 1971, n. 118, di conversione in legge del decreto-legge 30 gennaio 1971, n. 5);
- l’assegno mensile di assistenza (cfr. l’art. 13 della legge 30 marzo 1971, n. 118);
- la pensione ai ciechi civili (legge 27 maggio 1970, n. 382);
- la pensione ai sordi (cfr. l’art. 1 della legge 26 maggio 1970, n. 381).
Vengono corrisposte da INPS nel caso in cui il soggetto beneficiario dimostri di non possedere un reddito superiore al limite previsto dalla legge. Per il 2024 tale limite è fissato a 19.461,12 euro.
Ma oltre a rispettare il tetto di legge, i percettori di invalidità civile sono anche tenuti a comunicare all’INPS la propria situazione reddituale.
Rischio sospensione in questi casi
Come fa sapere l’INPS nel messaggio, dalle verifiche effettuate sono stati individuati i titolari delle suddette prestazioni economiche che non hanno adempiuto all’obbligo di comunicazione.
Nei loro confronti l’Istituto Previdenziale ha quindi avviato l’iter di sospensione, notificato con un preavviso di sospensione a mezzo raccomandata A/R.
I cittadini interessati dall’eventuale sospensione devono quindi comunicare all’INPS i redditi posseduti. Possono farlo attraverso la specifica domanda telematica, sia in autonomia sia avvalendosi di un patronato.