Continuano senza sosta le convocazioni dei percettori dell’Assegno di Inclusione presso i servizi sociali, anche nei giorni che precedono il Natale.
Recarsi ai servizi sociali quando si è convocati è obbligatorio se non si vuole incappare nella sospensione anticipata del sussidio.
I beneficiari dell’Assegno di Inclusione
L’Assegno di Inclusione è una delle due misure che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza: spetta ai cittadini over 60, disabili, minorenni o svantaggiati con un ISEE sotto i 9.360 euro. I soggetti destinatari della misura sono considerati “fragili”, tuttavia hanno l’obbligo di aderire a un percorso personalizzato di inclusione sociale o lavorativa. Se non lo fanno, il diritto al sussidio decade.
Per farlo, devono recarsi presso i servizi sociali del proprio comune di residenza. Sono gli stessi operatori a convocare il richiedente AdI, una volta che questo avrà sottoscritto il Patto di Attivazione Digitale sulla piattaforma SIISL.
Durante il primo colloquio, gli operatori dei servizi sociali stabiliscono un percorso personalizzato di accompagnamento in base ai bisogni e alle esigenze del nucleo familiare.
Convocazioni prima di Natale
Tutta la famiglia deve recarsi all’appuntamento. La convocazione arriva tramite un SMS, che indica la data e l’ora dell’incontro presso i servizi sociali. Il colloquio può essere fissato anche nei giorni prima di Natale:
In questo caso, il primo colloquio è per le ore 10:30 di martedì 17 dicembre.
L’appuntamento viene fissato in autonomia dagli assistenti sociali. Pertanto, il cittadino che non può presentarsi all’appuntamento ha l’obbligo di informare i servizi sociali che lo hanno contattato e di fornire loro apposita documentazione (es. certificato medico) che dimostri l’impossibilità a presenziare. In questo caso verrà poi fissato un nuovo appuntamento.
Dopo la prima analisi:
- i componenti il nucleo familiare ritenuti attivabili al lavoro saranno spediti ai centri per l’impiego;
- quelli non occupabili, invece, dovranno stipulare il patto per l’inclusione e presentarsi ogni 90 giorni presso i servizi sociali, o gli istituti di patronato, per aggiornare la propria posizione. In caso di mancata presentazione, il beneficio economico è sospeso.