Si sta svolgendo da alcuni giorni il referendum sulla pre-intesa contrattuale del personale del Comparto Funzioni Centrali del quale avevamo dato notizia qualche giorno fa.
Referendum Statali: l’alta affluenza rallenta il voto
Il voto si può esprimere online collegandosi al sito votofc.org oppure inquadrando il QR code presente su tutti i materiali informativi, tuttavia, l’alta adesione ha creato problemi tecnici, tanto che le organizzazioni sindacali che hanno organizzato l’evento – Fp Cgil, Uil Pa e Usb PI – hanno emesso il seguente comunicato unitario:
Il Referendum sul contratto delle FFCC sta riscontrando enorme interesse da parte delle lavoratrici e lavoratori delle Funzioni Centrali.
Già da ieri pomeriggio, dopo l’assemblea, l’affluenza è stata notevole, e stamattina si è ancora più intensificata, al punto da determinare l’attivazione dei sistemi di sicurezza di diversi Providers, cioè i gestori dei sistemi di posta delle Pubbliche Amministrazioni spesso esternalizzati e che stanno pesantemente rallentando il voto e creando difficoltà a migliaia di votanti.
Rassicuriamo tutte e tutti, il nostro intento è garantire la più ampia partecipazione e quindi prolungheremo i tempi della consultazione a garanzia di democrazia, partecipazione e libera espressione del voto.
Stiamo intanto lavorando intensamente per risolvere ogni problema tecnico e sarà nostra cura aggiornare lavoratrici e lavoratori sugli sviluppi, con la trasparenza che ha caratterizzato e caratterizza questa esperienza di democrazia diretta.
Referendum Statali, si vota fino alle 16 di sabato 21 dicembre
I dipendenti statali delle Funzioni Centrali potranno votare fino al 21 dicembre 2024 per esprimersi a favore o contro il pre-accordo per il rinnovo del CCNL 2022-2024.
Si tratta del Referendum voluto dai sindacati non firmatari che mette al centro il voto sull’intesa separata del 6 novembre 2024, sottoscritta da Cisl FP e altre sigle minori che raggiunge di pochissimo il 50 per cento della rappresentanza.
Le OO.SS. non firmatarie contestano gli aumenti inadeguati
L’accordo di rinnovo del CCNL Funzioni Centrali prevede un aumento lordo medio di 160 euro – compreso l’inesistente personale delle Elevate Qualifiche – che determina una perdita del potere di acquisto, nel periodo 2022-2024, di oltre il 10%, a fronte di un’inflazione che nel triennio 2022/24 ha raggiunto il 16.5%.
Ma non c’è solo questo aspetto a penalizzare i dipendenti pubblici. L’accordo prevede che il calcolo degli arretrati non tenga conto del conguaglio sull’IVC, determinando una abbattimento degli aumenti economici sul periodo precedente l’intesa, in particolare per il 2022-2023, che non ha precedenti nel pubblico impiego. In questo articolo abbiamo parlato di “Arretrati scomparsi”, che gli statali non vedranno più: si tratta di importi che vanno dai 400 ai 550 euro.
Per conoscere gli importi netti degli Arretrati maturati al 31 dicembre 2024, frutto dell’intesa separata del 6 novembre scorso, clicca qui.