E’ stato firmato il 19 dicembre a Roma l’accordo tra l’Amministrazione Comunale della Capitale e i sindacati Cgil, Cisl, Uil, per detassare i redditi fino a 14.000 euro.
Si tratta di un’intesa che riguarda l’esenzione dell’Addizionale Comunale Irpef, cioè la tassa che grava sugli stipendi. Ma i beneficiari non saranno solo i lavoratori dipendenti. Vediamo i dettagli.
A chi si applica l’intesa
L’intesa sull’esenzione dell’Addizionale Irpef riguarda i cittadini residenti nel Comune di Roma che hanno un reddito fino a 14.000 rientranti in queste categorie:
- lavoratori;
- disoccupati percettori di trattamenti di disoccupazione come la NASpI o la Disoccupazione Agricola;
- pensionati.
A beneficiarne saranno soprattutto i Pensionati – in particolare quelli che percepiscono il trattamento minimo (che nel 2024 è pari a 598,61 euro) – e coloro che vivono nelle periferie della Capitale.
Sono esclusi dal beneficio tutti coloro che hanno un reddito fino a 8.500 euro annui, considerato che fino a tale soglia non si applica prelievo fiscale.
Beneficio da 110 euro
Nel complesso il Comune fa sapere di portare un beneficio di 110 euro annue in più per 100.000 famiglie residenti a Roma, che consiste in un minor prelievo alla fonte e in fase di conguaglio.
Il beneficio consiste nell’esenzione dal prelievo fiscale comunale per:
- i lavoratori dipendenti, nel cedolino paga;
- i disoccupati, nell’emissione del trattamento di disoccupazione erogato da Inps;
- i pensionati, nel cedolino mensile Inps.
E non è finita qui. Nell’anno del Giubileo il Comune ha preso l’impegno a partire da aprile 2025 a confrontarsi con le organizzazioni sindacali per valutare ulteriori interventi per il finanziamento delle politiche sociali. Nonché per la revisione del sistema delle Addizionali Comunali Irpef a partire dal 2026.