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40.000 Metalmeccanici di Piccole e Grandi Imprese a rischio licenziamento. Ecco cosa può accadere nei primi 4 mesi del 2025

4.200 metalmeccanici rischiano il posto di lavoro nei primi 4 mesi del 2025. Lo mette in luce un’analisi Fiom-Cgil sullo stato di crisi del settore.

Sono dipendenti di piccole e grandi imprese che vivono situazioni drammatiche da mesi. E il numero dei lavoratori coinvolti è ben più alto se si osservano i tavoli di crisi attivi presso il Ministero delle imprese e del Made in Italy: 40.524 addetti in totale di cui 18.055 sono in bilico tra la dichiarazione di esubero e il coinvolgimento negli ammortizzatori sociali.

La situazione è rapidamente mutata nel giro di pochi mesi, fanno sapere da Corso Trieste, considerato che il numero degli occupati, prima dell’apertura delle vertenze, era di 51.976 metalmeccanici. Questo significa che i posti di lavoro già soppressi sono stati 11.000 circa.

Metalmeccanici rischiano i licenziamenti: i motivi

La cassa integrazione e gli accordi di solidarietà stanno terminando in molte aziende, non solo appartenenti alla filiera dell’Automotive. Ma anche la filiera della Componentistica legata all’Automotive, l’Elettrodomestico (con Beko, Whirpool, Elettrolux in testa), Siderurgia, ecc. Migliaia di metalmeccanici dunque rischiano il posto.

Le aziende in crisi che stanno terminando le settimane di copertura della cassa integrazione sono circa 200: una volta esaurito il periodo di integrazione salariale Inps, se non si interviene con gli ammortizzatori in deroga, queste saranno costrette a dare avvio ai licenziamenti. La Cig infatti non ha durata illimitata.

Numeri più precisi (e drammatici) li fornisce Michele De Palma, segretario generale della Fiom Cgil, in un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano:

«Nei prossimi quattro mesi rischiano il posto 4.200 operai del settore perché scadono gli ammortizzatori: è pronto un intervento di cassa? Per tutto questo abbiamo scioperato chiedendo a Giorgia Meloni di intervenire, ma lei al tavolo non ci sarà».

La pagina social della Fiom Cgil Nazionale riprende le parole del suo segretario, tuonando:

metalmeccanici licenziamento

I dati Fiom si riferiscono sia alle grandi imprese che alle piccole-medie imprese dell’indotto.

Cassa integrazione straordinaria per la moda

Per questo motivo giorni fa gli stessi sindacati avevano richiesto al Governo l’estensione della cassa integrazione in deroga anche per i metalmeccanici per il 2025, attualmente scoperto.

Una richiesta condivisa dalla presidente dei deputati Pd, Simona Bonafè, che lo scorso 11 dicembre ha fatto sapere che, grazie alle proposte e alla conseguente applicazione nel decreto Pnrr, la cassa integrazione straordinaria sarà estesa fino a gennaio 2025. Per adesso però solo per il settore della moda.

Foto Credit: www.depositphotos.com

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