I dirigenti scolastici potranno lavorare in smart working. Giunge notizia della convocazione dei sindacati da parte del Ministero dell’Istruzione, per un primo tavolo di confronto per attuare la misura prevista dal CCNL Area Dirigenza Istruzione e Ricerca 2019-2021.
La riunione si terrà il prossimo 9 gennaio 2025.
E’ previsto dal CCNL
Il lavoro “da casa” per il personale dirigente della Scuola è stato introdotto per la prima volta nel corso dell’ultimo rinnovo, per garantire un maggiore equilibrio tra i tempi di vita e di lavoro degli alti profili professionali.
Secondo quanto prevede l’articolo 5, comma 3, lettera h) del CCNL Istruzione e ricerca 2019-2021, il lavoro agile è una delle possibili modalità di svolgimento della prestazione lavorativa anche del comparto Scuola.
Lo smart working è realizzabile per taluni processi e attività di lavoro, previamente individuati dalle amministrazioni, fermo restando la presenza di specifici requisiti organizzativi e tecnologici per operare con tale modalità.
Il CCNL fissa alcune regole:
- alternanza tra il lavoro in presenza e quello di tipo agile;
- individuazione delle attività “remotizzabili” tramite confronto con i sindacati;
- esclusione dei lavori in turno e quelli che richiedono l’utilizzo costante di strumentazioni non remotizzabili;
- facilitazioni per lavoratori che si trovano in condizioni di particolari necessità, come i cd. fragili;
- parità di trattamento per chi lavora in smart working.
E’ necessario stabilire criteri uguali per tutti
Lo smart working previsto dalla legge ordinaria n. 81/2017 è già garantito dalle amministrazioni scolastiche – USR. Per realizzarlo è tuttavia necessario stipulare un accordo individuale ai sensi dell’art. 18.
I criteri di attuazione però non seguono sempre regole omogenee. Ecco perchè è opportuno dare seguito alle previsioni del CCNL 2019-2021 e stabilire un quadro di riferimento entro il quale adeguare anche gli accordi individuali (USR-Dirigente) nel frattempo intervenuti.