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L’ISEE scade il 31 dicembre: cosa deve fare chi prende l’Assegno di Inclusione

Il 31 dicembre è una data importante per i percettori dell’Assegno di Inclusione perché è il giorno in cui scade l’ISEE. Senza ISEE il sussidio viene sospeso, anche se non nell’immediato.

Vediamo dunque cosa devono fare i beneficiari a partire dal prossimo 1° gennaio.

Requisiti e ISEE per avere l’AdI

L’Assegno di Inclusione è il sussidio che da gennaio 2024 ha sostituito il Reddito di Cittadinanza. Proprio come il vecchio RdC, spetta ai nuclei familiari il cui ISEE non supera i 9.360 euro. C’è però un’altra condizione per ottenerlo, e cioè avere in famiglia un componente che sia o disabile, o minorenne, o ultra 60enne o in condizione di svantaggio. La presenza di uno di questi soggetti in famiglia e un ISEE entro suddetta soglia sono imprescindibili per avere diritto all’AdI.

L’ISEE va rinnovato tutti gli anni: solo con un ISEE aggiornato, infatti, INPS può calcolare un importo dell’assegno adeguato alla condizione economica della famiglia richiedente. Più l’ISEE si avvicina al tetto dei 9.360 euro e minore sarà l’importo caricato mensilmente sulla carta AdI.

L’ISEE scade il 31 dicembre di ogni anno. Vediamo quindi come devono muoversi i percettori dell’Assegno di Inclusione a partire dal prossimo 1° gennaio.

Assegno di Inclusione, come rinnovare l’ISEE

L’ISEE fa riferimento alla situazione economica di due anni prima. Ciò significa che l’ISEE presentato nel 2025 è una fotografia del 2023.

I percettori dell’Assegno di Inclusione (ma anche di altri sussidi economici statali, come il Supporto Formazione e Lavoro, l’Assegno Unico, le carte Acquisti e Dedicata a te, ecc.) a partire dal 1° gennaio di ogni anno devono rinnovare l’ISEE se non vogliono incappare nella sospensione del sussidio.

Per farlo occorre presentare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) che contiene tutte le informazioni sulla composizione della famiglia e sulla sua situazione reddituale ed economica. La si può inviare in autonomia, sul sito dell’INPS, oppure avvalendosi di un CAF o di un patronato.

Quando scatta la sospensione?

Ai fini della percezione dell’Assegno di Inclusione, il nuovo ISEE va presentato entro il 31 gennaio. La ricarica di gennaio verrà calcolata prendendo in considerazione il vecchio ISEE, mentre da febbraio partiranno i pagamenti con i nuovi importi.

Senza un ISEE aggiornato, INPS sospende i pagamenti finché il beneficiario AdI non avrà adempiuto all’obbligo di rinnovo.

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