La Manovra di Bilancio 2025 è legge dopo l’approvazione ricevuta dal Senato. Vediamo come i provvedimenti varati influiranno sulla vita di lavoratori e famiglie.
Manovra di Bilancio: Taglio del Cuneo Fiscale e IRPEF su tre aliquote
Ricapitoliamo i cambiamenti previsti dalla legge di bilancio che prevede i seguenti bonus:
- 7,1% per coloro che hanno un imponibile fiscale inferiore a 8.500 euro;
- 5,3% per coloro che hanno un imponibile fiscale tra gli 8.501 e i 15.000 euro;
- 4,8% per coloro che hanno un imponibile fiscale tra gli 15.001 e i 20.000 euro;
- detrazione d’imposta fissa di 1.000 euro annui per coloro che hanno un imponibile fiscale tra i 20.001 e i 32.000 euro;
- dai 32.001 ai 40.000 euro la detrazione d’imposta di 100 euro decresce fino ad azzerarsi.
Sono state confermate le tre aliquote IRPEF del 23 per i redditi fino a 28.000, del 35% per i redditi da 28.001 a 50.000 euro e del 43% per i redditi superiori ai 50.001 euro.
Manovra di Bilancio: tre mesi per congedo parentale all’80% e Bonus mamma esteso alle precarie
Il congedo parentale indennizzato all’80% passa da 1 a tre mesi da usufruire entro il sesto anno di vita del figlio.
Per quanto riguarda l’esonero contributivo mamme lavoratrici (bonus mamma) è stato esteso alle lavoratrici a tempo determinato.
Il bonus, tuttavia, non spetta se l’imponibile contributivo supera i 40.000 euro annui, vale a dire 3.076,92 euro.
Bonus Elettrodomestici
La Manovra prevede un contributo l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica.
Si tratta di un contributo pari al 30% del costo dell’elettrodomestico, fino a un massimo di 100 euro per ciascun acquisto, elevato a 200 euro per famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro.
Niente più detrazioni per i figli maggiori di 30 anni
Niente più detrazioni per i figli maggiori di 30 anni, con l’eccezione dei figli disabili.
Per i redditi da 75.000 a 100.000 euro la detrazione massima potrà arrivare a 14.000 euro che scendono a 8.000 per i redditi tra 100.000 e 120.000.
Incentivi a rinviare il Pensionamento
La manovra prevede il rimborso in busta paga della quota di contributi a carico del lavoratore per coloro che decidono di rimanere al lavoro pur avendo i requisiti per il pensionamento.
I contributi rimborsati saranno esclusi dall’imponibile fiscale della somma corrispondente alla quota di contribuzione corrisposta interamente al lavoratore.
Nel pubblico impiego è stata elevata di 2 anni – da 65 a 67 anni – l’età ordinamentale per l’accesso al pensionamento di vecchiaia.
Stanziate le risorse per il rinnovo dei contratti del Pubblico Impiego fino al 2030
Per la prima volta nella storia del pubblico impiego, la manovra ha finanziato in anticipo le risorse per i rinnovi contrattuali per il triennio 2025-2027 e 2028-2030.
Le retribuzioni potranno aumentare dell’1,8% annuo fino al 2027, del dell’1,9% per il 2028 e del 2% per ciascuno degli anni del biennio 2029-2030.