Il 31 dicembre 2024 scade il termine per partecipare al referendum sull’accordo di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Funzioni Centrali, organizzato da Fp Cgil, Uil Pa e Usb PI. Dopo questo appuntamento ai lavoratori Statali spetteranno gli Arretrati e Aumenti stipendiali.
Arretrati e aumenti previsti dal nuovo Contratto
Il nuovo contratto, il cui preaccordo è stato firmato da CISL Funzione Pubblica e sindacati autonomi, prevede i seguenti aumenti e arretrati:
I lavoratori attendono le liquidazione delle spettanze da parte di NoiPA che potrebbero arrivare in primavera. Manca ancora la data precisa. Nel frattempo dopo l’ok del Consiglio dei Ministri si attende il via libera della Corte dei Conti.
Alta affluenza secondo i sindacati organizzatori
Quanto al referendum Fp Cgil, Uil Pa e Usb PI, promotori della consultazione, riferiscono un’elevata partecipazione dei dipendenti pubblici, nonostante i problemi iniziali riscontrati sulla piattaforma. Ma al momento non sono ancora disponibili i dati.
Arretrati e aumenti: le critiche delle sigle non firmatarie
L’accordo sul rinnovo del CCNL prevede un aumento medio lordo di 160 euro, ritenuto insufficiente dalle organizzazioni sindacali non firmatarie.
Secondo le loro stime, i dipendenti pubblici stanno subendo una perdita del potere d’acquisto di oltre il 10% nel triennio 2022-2024, a fronte di un’inflazione del 16,5%.
Un altro aspetto controverso è il mancato conguaglio sull’Indennità di Vacanza Contrattuale (IVC) per gli anni 2022-2023. Questo ha determinato un significativo ridimensionamento degli arretrati economici, con importi non corrisposti che vanno dai 400 ai 550 euro.