I 135 mila lavoratori del settore sociosanitario, socioassistenziale ed educativo avranno finalmente gli aumenti richiesti. Gli scioperi dello scorso settembre hanno dato i loro frutti: dopo oltre due anni di trattative e mobilitazioni lo scorso 20 dicembre si è arrivati alla firma dell’ipotesi di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Uneba 2023-2025.
Aumenti per i lavoratori sociosanitari
L’accordo prevede un aumento tabellare di 145 euro mensili a regime per il livello medio 4S, pari al 10,4%. Il pagamento non avverrà in un’unica soluzione, ma in tre tranches:
- 70 euro da ottobre 2024;
- 50 euro da luglio 2025;
- 25 euro da marzo 2026.
Gli aumenti saranno riparametrati per gli altri livelli contrattuali. Il nuovo CCNL prevede anche che dal 1° gennaio 2026 arrivi anche un contributo aggiuntivo di 2 euro mensili per l’Assistenza Sanitaria Integrativa (ASI), interamente a carico del datore di lavoro. Nel caso in cui tali quote non venissero versate, l’ente sarà obbligato a corrispondere al lavoratore un compenso sostitutivo di 21 euro lordi mensili per ogni mese di mancato pagamento.
La prima rata di 70 euro decorre da ottobre 2024 quindi ai lavoratori spettano arretrati per gli ultimi 3 mesi e la 13a pari a 280 euro lordi (se si considerano solo quelli maturati al 31/12/2024).
Le altre novità del CCNL
Ma le migliorie non si fermano al piano economico. Nel nuovo CCNL sono state introdotte causali specifiche per i contratti a tempo determinato, mentre per il periodo di maternità obbligatoria sarà garantita l’integrazione al 100% della retribuzione.
Dal 1° febbraio 2025, inoltre, verrà abolito il TEP, ossia il trattamento economico progressivo: gli scatti di anzianità saranno quindi calcolati a partire dalla data di assunzione. Infine, i tempi di vestizione saranno quantificati in 15 minuti giornalieri, saranno considerati nell’orario di lavoro e quindi retribuiti.
«Siamo soddisfatti del traguardo raggiunto: il rinnovo del CCNL è un necessario e doveroso riconoscimento per decine di migliaia di lavoratori che ogni giorno si dedicano all’assistenza di anziani non autosufficienti, persone con disabilità, minori in difficoltà e altre persone fragili» hanno commentato il presidente Uneba Franco Massi e il segretario nazionale Alessandro Baccelli.
L’ipotesi di rinnovo deve ora passare al vaglio del Consiglio nazionale Uneba e delle assemblee sindacali. Le consultazioni territoriali si concluderanno entro il 22 gennaio 2025, con l’invio dei verbali alle strutture nazionali entro il giorno successivo. In caso di approvazione, il contratto entrerà ufficialmente in vigore dal 1° gennaio 2025.
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