Inizia il nuovo anno e INPS è già a lavoro sugli accrediti del 2025. Le prestazioni in pagamento a gennaio sono le stesse dell’anno passato: Assegno Unico, NASpI, pensioni, Assegno di Inclusione, trattamento integrativo, ecc. Tuttavia non mancano le novità.
Pensioni, INPS paga dal 3 gennaio
Il 2025 comincia con il pagamento delle pensioni di gennaio. L’assegno che spetta a chi non lavora più perché pensionato arriverà venerdì 3 gennaio, sia ai titolari di conto corrente postale che bancario. La prima rata dell’anno, infatti, viene pagata il secondo giorno bancabile dell’anno, non il primo come invece avviene di solito.
Chi volesse prelevare la somma in contanti presso gli sportelli postali deve rispettare il calendario per il prelievo di Poste Italiane, suddiviso per iniziale del cognome.
Il pagamento di gennaio è molto atteso: i pensionati, infatti, sono ansiosi di sapere a quanto ammonta l’aumento frutto della rivalutazione all’inflazione dello 0,8%.
NASpI, le date di gennaio 2025
Subito dopo arriva la NASpI, l’indennità di disoccupazione che spetta a chi ha perso il lavoro involontariamente. L’unica condizione per averla è aver maturato almeno 13 settimane di contribuzione contro la disoccupazione nei 4 anni precedenti al periodo indennizzato.
Il pagamento è mensile e fa riferimento al mese precedente: a gennaio, quindi, INPS liquida la mensilità di dicembre. I giorni interessati sono quelli intorno alla decina, anche se a gennaio è probabile che slittino di qualche giorno. Considerando che il 1° dell’anno è festivo, le lavorazioni dell’indennità sono attese tra il 2 e il 3 gennaio e il pagamento arriva circa 7/8 giorni dopo. Gli accrediti della NASpI dovrebbero quindi iniziare non prima di giovedì 9 o venerdì 10 gennaio. L’anno scorso slittarono addirittura al 15 gennaio.
Ricordiamo che entro il 31 gennaio i percettori della NASpI dovranno far sapere all’INPS il reddito presunto del 2025, pena la sospensione del sussidio.
Assegno Unico, pagamenti INPS a metà mese
Rinnovata anche la prestazione per chi ha figli a carico fino a 21 anni, l’Assegno Unico. Date prefissate per l’accredito ancora non ce ne sono. Tuttavia, da un momento all’altro INPS potrebbe pubblicare il calendario dei pagamenti.
In ogni caso, per fare una prima previsione può essere utile prendere a riferimento l’anno passato: a gennaio 2024 i primi pagamenti si verificarono il 16 e andarono avanti fino al 19. Pertanto, quest’anno potrebbero concentrarsi nei giorni tra il 15 e il 17 gennaio.
Come ogni anno, anche l’Assegno Unico viene rivalutato all’inflazione. Ma gli importi variano anche a seconda del nuovo ISEE, da presentare entro il 28 febbraio. Le nuove somme si sapranno a partire da febbraio: l’Assegno Unico di gennaio, infatti, verrà pagato prendendo a riferimento l’ISEE del 2024.
Rinnovare l’ISEE è sufficiente per accedere al contributo anche nel 2025: non occorre ripresentare la domanda.
Data ricarica Assegno di Inclusione
Mercoledì 15 gennaio arriva anche l’Assegno di Inclusione. INPS carica la prima rata dell’anno direttamente sulle carte di Inclusione di coloro che attendono il sussidio per la prima volta, oppure che aspettano mensilità arretrate. Solo in queste due circostanze, infatti, l’accredito dell’AdI arriva a metà mese.
Chi è in pari con i pagamenti dovrà attendere un po’ di più: le ricariche sono fissate per lunedì 27 gennaio, come annunciato da INPS nel calendario dei pagamenti dell’Assegno di Inclusione.
Rispetto al 2024, nel 2025 aumenta la soglia ISEE per accedere al sussidio: si passa da 9.360 euro a 10.140 euro. Ciò comporterà un allargamento della platea, fermo restando gli altri requisiti: avere in famiglia un membro che sia o disabile, o minorenne, o over 60 o in condizione di svantaggio.
Supporto Formazione e Lavoro, quando arriva?
Coloro che non hanno i requisiti per accedere all’Assegno di Inclusione possono richiedere anche nel 2025 il Supporto Formazione e Lavoro, destinato ai soggetti tra i 18 e i 59 anni e con un ISEE entro i 10.140 euro (soglia innalzata rispetto ai 6.000 euro in vigore fino al 2024). Anche l’importo in pagamento sale, da 350 a 500 euro al mese. Rimane invariata la condizione per averlo: frequentare un corso di formazione o un’attività formativa.
Le date di accredito sono più o meno le stesse che valgono per l’Assegno di Inclusione. I pagamenti saranno effettuati dall’INPS nelle seguenti scadenze:
- per le domande pervenute entro il 15 del mese che soddisfano le condizioni alla stessa data, il pagamento avverrà dal 27 dello stesso mese;
- per le domande pervenute nel corso del mese che maturano le condizioni dopo il 15 ma entro lo stesso mese, il pagamento avverrà dal 15 del mese successivo.
Prima di mercoledì 15 gennaio, insomma, sarà difficile che gli accrediti del SFL si sblocchino.
Carta Acquisti, 80 euro ogni 2 mesi anche nel 2025
Nel 2025 INPS continuerà a ricaricare anche la Carta Acquisti. Grazie alla collaborazione con Poste Italiane, i cittadini over 65 o con figli sotto i 3 anni avranno gli 80 euro bimestrali da spendere per fare la spesa, pagare le bollette o in farmacia e/o parafarmacia.
Le ricariche avvengono sempre nei mesi dispari, quindi anche a gennaio. Tuttavia, essendo la misura collegata all’ISEE e tenendo presente che per presentare l’ISEE aggiornato c’è tempo fino al 31 gennaio, la prima ricarica dell’anno potrebbe slittare a febbraio, come successo anche nel 2024.
Nelle prossime ore il Ministero dell’Economia e delle Finanze farà sapere qual è la soglia ISEE per accedere alla Carta Acquisti nel 2025.
Bonus Ex Renzi, INPS lo paga da metà mese
Infine, tra la metà e la fine di gennaio dovrebbe arrivare il Bonus Ex Renzi, noto anche come trattamento integrativo. INPS lo riconosce tutti i mesi ai titolari di indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL il cui reddito annuo non supera i 15 mila euro.
L’accredito, che si aggira sui 100 euro, arriva dopo il pagamento dell’indennità di disoccupazione: è quindi atteso dal 20 gennaio in poi, anche se non c’è una data prefissata e univoca. Pertanto qualcuno potrebbe dover attendere qualche giorno in più.
A gennaio attendono il pagamento anche i braccianti agricoli che a dicembre non hanno ricevuto la somma spettante. Anche per loro è probabile che l’accredito arrivi dopo il 15. Trattandosi di un conguaglio, in questo caso l’importo dovrebbe superare i 100 euro.
Disoccupazione Agricola 2025, aperte le domande
E a proposito di braccianti agricoli, chi nel 2024 ha lavorato nei campi nel 2025 attende il pagamento dell’indennità di disoccupazione agricola.
Gli accrediti sono ancora lontani, tuttavia già dal 1° gennaio si può inviare la domanda. La finestra rimarrà aperta fino al 31 marzo. In estate, poi, INPS liquiderà l’indennità a coloro che rispettano i requisiti.