Cambia il Bonus Fiscale applicato sulle retribuzioni e cambiano anche i salari netti dei lavoratori metalmeccanici. Sono le conseguenze delle riforma fiscale varata con la Manovra di Bilancio 2025 che avrà effetto dal 1° gennaio.
Vediamo il caso dei lavoratori metalmeccanici a cui si applica il CCNL Industria sottoscritto da Federmeccanica-Assistal e Fim-Fiom-Uilm.
Dal Bonus contributivo al Bonus Fiscale
Come precisato anche da una nota del Ministero del Lavoro, la Manovra 2025 sostituisce il Bonus Contributivo (cd. Bonus Meloni) con un intervento sul Cuneo fiscale.
Le principali novità sono:
- scomparsa della voce “Esonero IVS 6/7%”, collocata nel corpo centrale del cedolino calcolata sull’imponibile contributivo,
- introduzione di un Bonus fiscale, calcolato cioè sull’imponibile fiscale;
- inclusione dei redditi da lavoro sopra a 35.000 euro (imponibile fiscale e non contributivo), fino al 2024 esclusi.
Per coloro che hanno un reddito fino a 20.000 euro, viene riconosciuto un Bonus che non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini IRPEF, determinata da una percentuale applicata al reddito da lavoro dipendente:
- redditi fino a 8.500 euro: 7,1%;
- redditi tra 8.500 e 15.000 euro: 5,3%;
- redditi superiori a 15.000 euro: 4,8%;
- reddito compreso tra 20.000 e 32.000 euro, la detrazione da 1.000 euro;
- reddito compreso tra 32.000 e 40.000 euro si applica una detrazione decrescente e graduale che si azzera alla soglia di 40.000 euro.
Effetti sui Salari dei Metalmeccanici
Il passaggio da un sistema all’altro porterà ad un calo della retribuzione netta di tutti i lavoratori dipendenti.
Per i lavoratori metalmeccanici cui si applica il CCNL Industria il taglio va da 60,76 euro annui per chi è inquadrato al livello D1 (il più basso) a 177,38 euro annui per chi è inquadrato al livello D2.
Cambia completamente la prospettiva per chi è inquadrato tra i livelli più alti, dal B3 al A1, fino al 31 dicembre 2024 esclusi da ogni forma di bonus per loro il vantaggio porterà fino a 1.000 euro annui in più (per chi ha un reddito, al netto dei contributi, esattamente di 32.000 euro) per poi scendere gradualmente. Per questi due livelli il vantaggio c’è semplicemente perchè fino allo scorso anno erano esclusi da agevolazioni di ogni tipo.
Effetti su ogni livello di inquadramento dei Metalmeccanici: gli Importi
Prendendo a riferimento i minimi retributivi attualmente vigenti, aggiornati al 1° giugno 2024, per i lavoratori metalmeccanici abbiamo determinato gli effetti del nuovo Cuneo fiscale su ogni livello di inquadramento del CCNL Industria. Gli importi non tengono conto di eventuali superminimi, scatti e altri voci aventi carattere individuale.
LIVELLI CCNL INDUSTRIA METALMECCANICA E INSTALLAZIONE DI IMPIANTI | DIFFERENZA SALARIALE TRA IL 2024 E IL 2025 (IMPORTI NETTI) |
D1 | – 60,76 € |
D2 | – 177,38 € |
C1 | – 95,98 € |
C2 | – 117,78 € |
C3 | – 127,49 € |
B1 | – 128,07 € |
B2 | – 76,24 € |
B3 | + 963,80 € |
A1 | + 867,10 € |
Dunque i più penalizzati saranno quelli che, inquadrati ai livelli più bassi, perderanno annualmente dai 60 ai 177 euro, al netto di tasse e contributi. Avrà un beneficio secco di 1.000 euro chi ha un reddito di esattamente di 32.000 euro. Al di sopra di questo importo il vantaggio diminuisce gradualmente fino al limite di 40.000 euro, come nel caso dei livelli B3 e A1.
Al livello C3 – livello di riferimento del settore in cui si concentrano buona parte dei metalmeccanici – la perdita annua è di 127,49 euro.