Il Governo Meloni ha stanziato nuovi fondi per rinnovare il Bonus Nido anche nel 2025. Tuttavia, la procedura INPS per richiederlo non è ancora attiva. Vediamo perché.
Chi ha diritto al Bonus Nido
Le famiglie interessate possono fare domanda per due differenti tipologie di contributo:
- contributo per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati dagli enti locali (cd Bonus Nido);
- contributo per l’utilizzo di forme di supporto presso la propria abitazione per i figli affetti da gravi patologie croniche.
Per beneficiare del Bonus Nido occorre che il figlio per cui lo si richiede non superi i 3 anni di età. L’accredito è mensile, anche se a volte INPS ha pagato più mensilità lo stesso giorno.
Quando si potrà inviare la domanda?
Non c’è una scadenza per l’invio della domanda del Bonus Nido: INPS accetta le istanze fino al 31 dicembre di ogni anno. Tuttavia, difficilmente le finestre si aprono puntualmente il primo dell’anno.
In questi giorni però i genitori interessati iniziano a rivolgersi all’Istituto Previdenziale per sapere quanto occorre attendere ancora. Tramite social INPS risponde così:
In pratica, spiega INPS, occorre aspettare che venga aggiornata la procedura. L’anno scorso, per esempio, un po’ di tempo ci volle: le domande si aprirono intorno alla decina di marzo.
Comunque non c’è da preoccuparsi perché la Manovra di Bilancio per il 2025 ha stanziato nuove risorse per il Bonus Nido. Lo specifica il comma 211 dell’articolo 1:
“Per effetto di quanto disposto dal comma 210, l’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 1, comma 355, della legge 11 di cembre 2016, n. 232, è incrementata di 97 milioni di euro per l’anno 2025, di 131 milioni di euro per l’anno 2026, di 194 milioni di euro per l’anno 2027, di 197 milioni di euro per l’anno 2028 e di 200 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2029“.