I beneficiari dell’Assegno Unico stanno iniziando a raccogliere i documenti necessari per aggiornare l’ISEE. Sono giorni frenetici. Entro il 31 gennaio di ogni anno, infatti, chi prende l’assegno per i figli a carico è tenuto a fare una nuova DSU. Così facendo, si assicura che la prestazione abbia un importo adeguato alla propria situazione economica.
Tuttavia, anche ottenendo il nuovo ISEE per tempo, l’Assegno Unico di gennaio non subirà variazioni. Vediamo perché.
Come varia l’importo dell’Assegno Unico
Hanno diritto all’Assegno Unico tutti coloro che hanno figli a carico fino a 21 anni. Non ci sono limiti anagrafici solo se i figli sono affetti da disabilità. In base all’età del figlio varia l’importo dell’assegno: a parità di ISEE, per esempio, per i figli minorenni spettano degli importi più alti rispetto a quanto spetta per i figli maggiorenni. Anche in base al numero di figli a carico cambia il valore dell’assegno. A tutto ciò si aggiungono eventuali maggiorazioni.
Tuttavia, ciò che davvero stabilisce l’importo dell’assegno è l’ISEE: più questo è alto e minore sarà il valore mensile che INPS riconosce a titolo di Assegno Unico. Viceversa, l’importo dell’assegno sale più l’ISEE si abbassa.
Di anno in anno la situazione economica di una famiglia può cambiare e, di conseguenza, il suo ISEE. Pertanto, solo aggiornandolo il richiedente avrà la certezza di ricevere un assegno adeguato alla sua reale situazione economica: più alto se peggiorata o più basso se migliorata.
Quando parte il nuovo ISEE
Ai fini dell’Assegno Unico, l’ISEE va aggiornato entro il 31 gennaio di ogni anno. Entro il 31 gennaio 2025 occorrerà quindi presentare l’ISEE relativo al 2023 (fa sempre riferimento alla situazione di due anni prima).
Attenzione però perché gli importi dell’assegno varieranno soltanto a partire da febbraio. Anche se l’ISEE venisse presentato a inizio gennaio, infatti, l’INPS ha comunque bisogno di un po’ di tempo per agganciare quello nuovo alla relativa pratica.
Non c’è da stupirsi quindi se l’Assegno Unico di gennaio manterrà lo stesso importo: è sempre agganciato all’ISEE 2024 e relativo al 2022. Da febbraio poi la rivalutazione avverrà in automatico.