La Manovra 2025 è legge: il Bonus Meloni scompare, sostituito da una nuova modalità di calcolo del taglio del cuneo fiscale che promette maggiore equità ma solleva polemiche.
Manovra 2025: cosa cambia la riforma del Cuneo Fiscale
Con l’approvazione della Manovra 2025, il controverso Bonus Meloni lascia spazio a una riforma del taglio del cuneo fiscale.
La principale modifica consiste nel passaggio dal calcolo basato sull’imponibile previdenziale a quello sull’imponibile fiscale. Questa nuova modalità punta a stabilizzare gli stipendi mensili e a eliminare i problemi legati al superamento dell’imponibile previdenziale.
Manovra 2025: i 5 Bonus previsti e il nuovo impatto sui lavoratori
La legge introduce cinque fasce di beneficio fiscale:
- 7,1% per imponibili inferiori a 8.500 euro.
- 5,3% tra 8.501 e 15.000 euro.
- 4,8% tra 15.001 e 20.000 euro.
- 1.000 euro di detrazione fissa annua tra 20.001 e 32.000 euro.
- Detrazione decrescente fino a 0 tra 35.001 e 40.000 euro.
Per i dipendenti pubblici, l’imponibile fiscale risulta inferiore rispetto ai privati, a causa di ritenute previdenziali maggiori (11,15% contro 9,19%). Questo genera differenze nel beneficio netto percepito tra le due categorie, ma l’intervento risulta fiscalmente neutro, senza influire su ISEE o assegno unico.
Effetti sugli Stipendi: Più Stabilità ma Meno Benefici per Molti
La nuova normativa garantisce stipendi più stabili e evita oscillazioni mensili, con il conguaglio fiscale effettuato a fine anno, ma i benefici sono inferiori rispetto al passato, soprattutto per i redditi medi. Solo a partire dai 32.000 euro annui i vantaggi diventano significativi. Gli aspetti positivi includono la neutralità fiscale e la continuità dei benefici, che non vengono più sospesi a causa di superamenti dell’imponibile previdenziale.
Tuttavia, rimane forte il dibattito sulla reale equità della misura, con molte famiglie che vedono ridursi il netto mensile rispetto al precedente Bonus Meloni. Ecco come i bonus influiscono sulle retribuzioni.
Il totale delle ritenute previdenziali a carico del dipendente sono, pertanto, circa l’11,15% mentre nel privato l’aliquota per il fondo pensione è pari al 9,19%.
A parità di imponibile previdenziale, pertanto, l’imponibile fiscale è diverso tra dipendenti pubblici e privati.
Taglio del Cuneo Fiscale: i cinque Bonus previsti
Ricapitoliamo i cambiamenti previsti dalla prossima legge di bilancio che prevede i seguenti bonus:
- 7,1% per coloro che hanno un imponibile fiscale inferiore a 8.500 euro;
- 5,3% per coloro che hanno un imponibile fiscale tra gli 8.501 e i 15.000 euro;
- 4,8% per coloro che hanno un imponibile fiscale tra gli 15.001 e i 20.000 euro;
- detrazione d’imposta fissa di 1.000 euro annui per coloro che hanno un imponibile fiscale tra i 20.001 e i 32.000 euro;
- dai 32.001 ai 40.000 euro la detrazione d’imposta di 100 euro decresce fino ad azzerarsi.
Gli effetti sugli Stipendi dei Dipendenti pubblici
I benefici per i dipendenti sono inferiori rispetto alla precedente normativa.
Solo a partire dai 32.000 euro infatti cominciano i guadagni a favore dei dipendenti.