HomeEvidenzaCedolino NoiPA: i Contributi Previdenziali sono indicati a Pagina 2. Ecco cosa...

Cedolino NoiPA: i Contributi Previdenziali sono indicati a Pagina 2. Ecco cosa controllare mese dopo mese

Essere giovani non significa ignorare il futuro, soprattutto quando si tratta di Contributi e previdenza.

Sebbene la pensione possa sembrare lontana, prendersi cura della propria situazione contributiva fin dall’inizio della carriera è fondamentale per garantire una vecchiaia serena. Le frasi comuni come “noi non andremo mai in pensione” o “avremo pensioni da fame” sono fuorvianti: con un monitoraggio annuale e pochi minuti dedicati alla questione, è possibile mantenere sotto controllo la propria situazione previdenziale.

Questo breve articolo offre una guida pratica per capire meglio i documenti chiave, i contributi e come interpretarli correttamente, con un focus particolare sui lavoratori dipendenti.

Contributi, Certificazione Unica e Estratto Conto Inps: un collegamento cruciale

Ogni mese, il cedolino rappresenta un documento fondamentale per i lavoratori dipendenti.

Tuttavia, alcuni dettagli importanti vengono spesso trascurati.

Uno di questi è l’imponibile previdenziale, che si trova nella seconda pagina del cedolino. Questo dato rappresenta l’importo su cui viene calcolata la contribuzione previdenziale.

A fine anno, la somma di tutti gli imponibili pensionistici viene riportata nella Certificazione Unica (CU) in un punto specifico, che abbiamo cerchiato in rosso.

Se l’imponibile previdenziale complessivo risulta superiore a quello indicato nella CU, potrebbero esserci contributi versati da uffici terzi confluiti telematicamente.

L’importo riportato nella CU è successivamente visibile nell’estratto conto contributivo dell’INPS.

Un controllo regolare di questi dati consente di evitare errori o discrepanze che potrebbero influire sul calcolo finale della pensione.

Contributi INPS: come controllarli

Per monitorare lo stato dei propri contributi, è necessario accedere al fascicolo previdenziale disponibile sul portale INPS.

Qui si trova l’estratto conto contributivo, un documento che riporta tutte le retribuzioni e i relativi contributi.

Le retribuzioni sono evidenziate con colori diversi per identificare le varie gestioni contributive:

  • Blu: Retribuzioni della gestione privata.
  • Arancione: Retribuzioni della gestione pubblica (ex INPDAP).
  • Verde: Compensi percepiti nella gestione separata.
  • Rosso: Retribuzioni legate al mondo dello sport e dello spettacolo (PALS ex ENPALS).

Ogni lavoratore può quindi identificare facilmente la categoria di appartenenza dei propri contributi e verificare eventuali anomalie.

Per i dipendenti pubblici, ad esempio, non sono riportati i dati retributivi antecedenti al 1993, ma questo non rappresenta un problema poiché il calcolo per quei periodi è determinato dall’ultima retribuzione.

Ecco, nell’immagine sotto riportata, un esempio di estratto conto contributivo INPS.

Parte di un estratto conto contributivo INPS di un dipendente CPDEL. Come si può notare non sono riportate le retribuzioni fino all’anno 1993.

La suddivisione dei periodi contributivi

L’estratto conto contributivo è suddiviso in diversi periodi, ognuno caratterizzato da normative specifiche:

  • Fino al 31/12/1992: Per i dipendenti pubblici, vigeva il sistema retributivo. La pensione veniva calcolata in base alla retribuzione dell’ultimo cedolino prima della pensione, senza necessità di dati dettagliati per gli anni precedenti.
  • Dal 1/1/1993 al 31/12/1995: Pur rimanendo il sistema retributivo, gli importi iniziarono ad essere riportati per valorizzare la retribuzione media.
  • Dal 1/1/1996 al 31/12/2011: Con la riforma Dini (Legge 335/1995), si passa al sistema contributivo, dove la pensione viene calcolata in base ai contributi versati.
  • Dal 1/1/2012: Con la riforma Monti-Fornero e il passaggio dall’INPDAP all’INPS, si adotta il principio di cassa, tranne nei casi di ricostruzioni di carriera legate a sentenze.

Comprendere queste differenze è essenziale per interpretare correttamente l’estratto conto contributivo e sapere cosa aspettarsi dal calcolo pensionistico.

L’imponibile previdenziale della CU può differire da quello dell’INPS?

Una delle discrepanze più comuni riguarda la differenza tra l’imponibile previdenziale riportato nella CU e quello registrato dall’INPS. Ciò è dovuto a diverse normative applicate negli anni:

  • Dal 1996 al 2011: Per i dipendenti pubblici il sistema funzionava secondo il principio di competenza, per cui i contributi venivano attribuiti all’anno di competenza, anche se versati successivamente.
  • Dal 2012: Con la riforma Monti-Fornero, il principio di cassa diventa prevalente: i contributi sono attribuiti all’anno di pagamento, salvo eccezioni legate a ricostruzioni di carriera basate su sentenze.

Monitorare regolarmente la propria situazione previdenziale non è solo un atto di responsabilità, ma anche un modo per tutelare il proprio futuro.

Bastano pochi minuti all’anno per verificare i dati riportati su cedolino, CU ed estratto conto contributivo INPS.

Una corretta comprensione dei documenti e delle normative applicate consente di affrontare il percorso verso la pensione con maggiore serenità e consapevolezza.

Foto Credit: www.depositphotos.com

RIPRODUZIONE RISERVATA – I siti web che intendono riprodurre, anche parzialmente, i contenuti del presente articolo sono tenuti ai sensi della Legge sul Diritto di Autore, a citare la fonte "TuttoLavoro24.it" e a creare specifico link all'articolo. Abusi saranno segnalati a Google e Meta (Facebook) per l'immediata rimozione..
spot_img
spot_img
spot_img
- Advertisment -