HomeCronaca sindacaleMetalmeccanici: 4.420€ pagati ogni 2 anni da Gennaio 2026. Ecco la proposta...

Metalmeccanici: 4.420€ pagati ogni 2 anni da Gennaio 2026. Ecco la proposta di Federmeccanica e perchè non piace ai Sindacati

Nel quadro della trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) dei metalmeccanici, scaduto il 30 giugno 2024, Federmeccanica e Assistal hanno avanzato una proposta che sta suscitando grande attenzione tra sindacati e lavoratori. Si tratta dell’introduzione dell’Elemento di Continuità Professionale (ECP) come sostitutivo degli storici scatti di anzianità. Questo nuovo strumento, se accettato, potrebbe modificare in modo significativo il sistema di avanzamento retributivo nel settore metalmeccanico industriale.

In questo articolo, esploreremo il contenuto della proposta di Federmeccanica, le sue implicazioni per i lavoratori e gli importi legati all’Elemento di Continuità Professionale.

Cosa sono gli Scatti di Anzianità?

Gli scatti di anzianità (APA) sono aumenti salariali periodici che vengono riconosciuti ai lavoratori in funzione del loro tempo di servizio presso un’azienda. Sono legati, per l’appunto, all’anzianità aziendale.

Questi elementi rappresentano un’importante componente della retribuzione dei lavoratori metalmeccanici. La rivalutazione degli scatti avviene ogni 2 anni nell’ambito di un periodo massimo di 5 anni. Così prevede il CCNL Industria.

Nel tempo questo sistema è stato oggetto di varie critiche da parte delle imprese, che lo considerano sempre meno in linea con le dinamiche moderne del mercato del lavoro e delle competenze professionali. Gli scatti di anzianità, infatti, premiano principalmente l’esperienza accumulata in azienda, ma non tengono conto della crescita delle competenze professionali e della produttività individuale.

La proposta di Federmeccanica: l’Elemento di Continuità Professionale

In questo scenario, lo scorso mese di ottobre, Federmeccanica e Assistal hanno proposto di sostituire gli scatti di anzianità con l’Elemento di Continuità Professionale (ECP). Il tutto è avvenuto durante la riunione che ha dato avvio alla rottura tra le parti, conclamata a metà novembre. Ora il negoziato è fermo, i sindacati in sciopero. E questa proposta è una di quelle che hanno fatto saltare dalla sedia i rappresentanti dei lavoratori.

L’Elemento di continuità professionale proposto dagli Industriali è nuovo strumento che dovrebbe premiare la continuità lavorativa e il miglioramento delle competenze professionali, piuttosto che semplicemente l’anzianità in sé. Questo nuovo sistema sarebbe un riconoscimento economico per il lavoratore che, nel corso degli anni, ha acquisito una maggiore specializzazione, una maggiore esperienza e ha contribuito in modo significativo all’azienda.

Secondo l’idea degli Industriali gli scatti devono passare dagli attuali 5 a 6, con un ampliamento delle chances economiche dei lavoratori. E a partire dal 1° gennaio 2026 – nell’ipotesi di sottoscrizione del rinnovo nel corso del 2025 – gli scatti verrebbero liquidati in un’unica soluzione. E così via via ogni due anni a partire da gennaio 2026 con erogazione nel mese in cui si matura il biennio. Questa la tabella elaborata dai rappresentanti delle imprese industriali:

Fonte: Federmeccanica-Assistal

Se si osserva il livello C3, vecchia 5a Categoria, livello di riferimento per il settore, l’importo che otterrebbero i lavoratori sarebbe 4.420 euro lorde ogni due anni. Cifra di tutto rispetto specie per chi ha un’esigenza immediata di liquidità. Ma le insidie sono dietro l’angolo.

Perchè i sindacati sono contrari: i rischi per i lavoratori

Se la proposta venisse accettata, l’introduzione dell’Elemento di Continuità Professionale rappresenterebbe un cambiamento sostanziale nella gestione della carriera e della retribuzione nel settore metalmeccanico. Le implicazioni per i lavoratori sarebbero diverse e questo spiega la contrarietà dei sindacati.

Secondo quanto scrive Fim Cisl la proposta è “studiata per creare solo confusione. Si tratta di un anticipo, non di salario aggiuntivo. Viene anticipata ciò che già oggi viene erogato mensilmente degli scatti in un’unica soluzione senza incidenza su maggiorazioni. La maturazione di uno scatto aggiuntivo (da 5 a 6, ndr) di 20 euro al compimento del VI biennio è aggiuntivo e riguarda dal 1° gennaio 2026 chi ha già maturato 5 scatti (circa il 50% della categoria)”.

Insomma secondo il sindacato gli elementi di debolezza della proposta sono che:

  • non si aggiunge salario rispetto agli importi attuali, salvo il 6° scatto;
  • con l’erogazione anticipata la retribuzione globale di fatto scende e di conseguenza le maggiorazioni spettanti verranno calcolate su un importo più basso, con conseguente perdita mensile per i lavoratori;
  • c’è il rischio conguaglio in caso di recesso anticipato del rapporto.

RIPRODUZIONE RISERVATA – I siti web che intendono riprodurre, anche parzialmente, i contenuti del presente articolo sono tenuti ai sensi della Legge sul Diritto di Autore, a citare la fonte "TuttoLavoro24.it" e a creare specifico link all'articolo. Abusi saranno segnalati a Google e Meta (Facebook) per l'immediata rimozione..
spot_img
spot_img
spot_img
- Advertisment -