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Assegno Unico pagato il 20 Gennaio. Nessuno avrà gli Aumenti: INPS ha preso questa decisione

Con grande sorpresa di tutti i percettori l’INPS ha disposto i pagamenti dell’Assegno Unico di gennaio e ne ha pubblicato la data valuta sul Fascicolo Previdenziale. Una cosa che solo qualche giorno fa l’Istituto aveva detto che non avrebbe più fatto.

Invece, nelle prime ore di venerdì 17 gennaio i beneficiari della prestazione per i figli a carico hanno iniziato a visualizzare la data di pagamento.

Assegno Unico, si vede la data di gennaio

I pagamenti dell’Assegno Unico di gennaio hanno subito un leggero ritardo perché dal primo dell’anno l’INPS ha aderito al sistema Re.Tes. della Banca d’Italia, relativo ai servizi della Tesoreria dello Stato. L’Istituto ha dovuto adattare le procedure di pagamento e riscossione a questo nuovo sistema e ciò ha ritardato gli accrediti.

L’adozione di questo nuovo sistema fa sì che la data di pagamento delle prestazioni non pensionistiche sia visualizzabile solo dopo l’effettivo accredito da parte della banca. Almeno questo è quello che aveva comunicato INPS in un messaggio pubblicato sui Fascicoli Previdenziali degli interessati. Inoltre, nel messaggio n. 111 del 13 gennaio l’Istituto ha precisato che i pagamenti dell’Assegno Unico di gennaio sarebbero partiti non prima di lunedì 20.

Quindi, applicando quanto detto sopra, le date di accredito dell’assegno non sarebbero dovute comparire prima di lunedì 20 gennaio. Invece, pare che l’INPS abbia già cambiato idea.

Importi e date di gennaio

Qualche ora fa sui Fascicoli Previdenziali dei percettori dell’Assegno Unico è comparsa la disposizione di pagamento. Con loro grande sorpresa, visto che non doveva comparire. Non è una sorpresa, invece, la data che hanno letto:

assegno unico gennaio

Da lunedì 20 gennaio INPS liquiderà l’Assegno Unico per i figli a carico. A questo punto è possibile che nelle prossime ore l’Istituto renda note pure altre date di pagamento, successive al 20.

Occhio all’importo: nel caso in foto INPS ha pagato 199,40 euro, ossia il massimo mensile che l’Istituto riconosce quando il figlio è minorenne e l’ISEE del nucleo familiare non supera i 17.090,61 euro. Quote previste per il 2024 e che al momento non sono ancora state rivalutate.

Ciò significa che con l’Assegno Unico di gennaio 2025 nessuno avrà gli aumenti derivanti dalla rivalutazione all’inflazione. INPS infatti provvederà a calcolarli da febbraio.

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