I buoni pasto Edenred scaduti il 31 dicembre 2024 sono automaticamente rinnovati. È la stessa azienda emittente a renderlo noto con una comunicazione rivolta a quelle Amministrazioni statali che hanno stipulato la convenzione con Edenred per la distribuzione dei ticket per il pasto.
Amministrazioni dalle quali è senz’altro esclusa la Scuola. Il personale docente e ATA, infatti, non ha diritto ai buoni pasto.
Docenti e ATA ancora esclusi dal servizio
La scuola è l’unico comparto pubblico escluso dal beneficio dei buoni pasto. È vero che una parte del personale docente può contare sul servizio mensa e che quindi non ne avrebbe bisogno. Ma è vero anche che la refezione scolastica sarebbe gratuita solo per il personale che presta servizio in cucina o nei locali mensa, oltre che per i docenti accompagnatori.
Gran parte del personale ATA dunque continua a rimanere escluso sia dalla mensa scolastica che dalla fruizione dei voucher per il pasto. Unica eccezione è il personale scolastico di Trento e Bolzano: a loro il buono pasto viene erogato.
Ecco perchè dal sindacato puntanto ad estendere il diritto ai buoni pasto al personale della Scuola attualmente escluso, già con il rinnovo 2022-2024 ancora da firmare. Tuttavia, i sindacati chiedono che lo stesso diritto sia riservato sia ai docenti che agli ATA, almeno a quelli che fanno più di 6 ore di lavoro.
Buoni pasto Edenred rinnovati in automatico
Mentre rimane da sciogliere la questione dei buoni pasto per il personale scolastico, una parte degli dipendenti statali che già usufruisce del servizio ha ricevuto una comunicazione importante.
La comunicazione arriva da Edenred, una delle aziende che emette i voucher. Alle amministrazioni interessate, Edenred ha fatto sapere che “i buoni pasto scaduti al 31 dicembre 2024 non risultano più disponibili e saranno rinnovati automaticamente entro il 30 aprile 2025 senza alcuna azione da parte di ciascun dipendente.”
I dipendenti quindi non dovranno fare nulla, il rinnovo avverrà in automatico entro aprile. Una scelta logica anche perché i buoni pasto vengono distribuiti almeno un mese dopo, essendo legati alla presenza, quindi era impossibile per i beneficiari riuscire a spenderli prima di averli.
Il messaggio, come detto, non riguarda la totalità delle amministrazioni, ma solo quelle che si affidano a Edenred per effettuare il servizio.
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