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Bonus Mamma nel Cedolino di Gennaio: pagati 250€ ma non a tutte. Cosa sta succedendo?

Nel cedolino paga di gennaio 2025 delle lavoratrici dipendenti dei settori pubblici e privati continua ad esserci il Bonus Mamma. Il beneficio economico che consiste in uno sconto sui contributi previdenziali per le madri che lavorano.

Il Bonus però non arriva a tutte. C’è chi lo vede già a gennaio e chi no. Facciamo chiarezza sui nuovi requisiti per avere il contributo che può arrivare anche a 250 euro.

Bonus Mamma tra legge di Bilancio 2024 e 2025

Il Bonus Mamma è regolato dalla legge di Bilancio 2024 e quella del 2025.

In base alla Legge di Bilancio n. 213/2023 (comma 180) viene riconosciuto per 3 annualità (2024-2025-2026) alle lavoratrici madri di 3 o più figli con questi requisiti:

  • 3 o più figli fino al compimento dei 18 anni del più piccolo;
  • Contratto di lavoro a tempo indeterminato;
  • reddito fino a 40.000 euro;
  • esonero del 100% dei contributi che produce un beneficio nel limite di 3.000 euro annui, 250 euro mensili.

La misura era temporanea, limitata al solo 2024, per le madri di due figli, con contratto a tempo indeterminato.

La Manovra di Bilancio 2025 (legge n. 207/2024) confermando il comma 180 della precedente legge, e quindi il beneficio triennale per le madri con 3 o più figli che lavorano, fa sì che il Bonus sia applicato, per queste mamme, anche da gennaio 2025. Come le dipendenti del pubblico impiego che hanno visionato il Cedolino NoiPA del mese di gennaio:

Ma la Manovra 2025 lo ha esteso alle madri di due o più figli fino all’età di 10 anni del più piccolo:

  • con contratto a tempo indeterminato e determinato;
  • alle lavoratrici autonome in regime di contabilità ordinaria e non forfettario;
  • in misura parziale (e non del 100%) secondo le modalità previste da un Decreto che deve essere ancora emanato;
  • solo a chi ha un reddito imponibile previdenziale fino a 40.000 euro.

Per queste madri la misura è prevista ma dovrà essere ancora attuata: lo stanziamento è di 300 milioni di euro. Gli importi erogati nel Cedolino saranno quindi variabili e per queste donne non arriveranno di sicuro a 250 euro.

In più si rileva un ampliamento della platea: le lavoratrici a tempo determinato (quindi anche le supplenti della Scuola e le stagionali di turismo e agricoltura) e le lavoratrici autonome.

Nel Cedolino di Gennaio le madri di 2 figli non hanno il Bonus

A perderci saranno certamente le madri di due figli che nel 2024 lo hanno preso in misura integrale (nel limite di 250 euro mensili) e ora avranno il beneficio parziale. In più per il momento è sospeso, come hanno potuto riscontrare le dipendenti del pubblico impiego che visionando il Cedolino NoiPA di gennaio 2025 hanno visto scomparire il Bonus Mamma. Ma lo stesso vale per le dipendenti dei settori privati che nei prossimi giorni avranno il cedolino paga.

Escluse dal Bonus

Continuano ad essere escluse dal Bonus anche nel 2025 le seguenti lavoratrici:

  • del settore domestico (colf, badanti, baby sitter, ecc.);
  • madri di un solo figlio di tutti i settori pubblici e privati;
  • autonome con regime fiscale forfettario;
  • autonome occasionali.

L’introduzione di queste limitazioni è stata motivata dalla necessità di evitare che il bonus venga utilizzato da chi, pur avendo più figli, beneficia di un regime fiscale che consente di abbattere significativamente il carico fiscale. In particolare, le lavoratrici che aderiscono al regime forfettario, un regime semplificato per le piccole partite IVA, non hanno diritto a ricevere il bonus. Questo esclude molte lavoratrici autonome, in quanto il regime forfettario offre numerosi vantaggi fiscali che potrebbero ridurre la necessità di sostegni come il Bonus mamma.

Non ha alcuna valida motivazione invece l’assenza del Bonus per le lavoratrici dipendenti, madri di un solo figlio.

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