I lavoratori statali sono in attesa di un’importante novità riguardo agli Arretrati e agli aumenti salariali previsti dal rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 2022-2024 della Funzioni Centrali. L’accordo sottoscritto il 6 novembre 2024, senza la firma di Fp-Cgil e Uilpa.
Le ultime informazioni in circolazione, che provengono da fonti ufficiali, fanno ben sperare per una risoluzione imminente delle questioni legate ai pagamenti. Tuttavia, ci sono alcuni dettagli e alcune varianti da tenere in considerazione riguardo alle tempistiche e modalità di riconoscimento delle spettanze. L’obiettivo è la loro liquidazione a febbraio, ma vediamo qual è la situazione.
Sblocco 23 gennaio per il CCNL Funzioni Centrali
Il ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, in un’intervista di inizio mese, ha indicato febbraio 2025 come il mese in cui saranno pagate le derivanti dal rinnovo del CCNL 2022-2024. Questi arretrati riguardano il periodo compreso tra il 2022 e l’inizio del 2024, quando il contratto è stato rinnovato, ma non ancora applicato nei cedolini.
Tuttavia, gli auspici politici devono fare i conti con alcuni passaggi burocratici ancora necessari. Il 23 gennaio 2025, infatti, è previsto il via libera da parte della Corte dei Conti sull’accordo sindacale di rinnovo, come riportato oggi da Il Sole 24 Ore. Questo passaggio è fondamentale per garantire la legalità e la corretta applicazione dell’accordo, ma non rappresenta la fine del processo. Successivamente, sarà necessaria la firma definitiva del testo contrattuale tra ARAN e sindacati. Un passo formale ma essenziale prima che gli aumenti e gli arretrati possano essere effettivamente versati.
Difficile vederli con lo Stipendio di febbraio 2025
L’aumento previsto dall’accordo di rinnovo del CCNL è pari a 165 euro lordi che saranno accompagnati da circa 600-800 euro netti di arretrati (per conoscere gli importi reali clicca qui). Gli arretrati saranno decurtati degli importi già ricevuti a titolo di IVC e Anticipo Contratto.
Tuttavia, vista la procedura ancora da concludere, è improbabile che gli aumenti retributivi si riflettano già con la rata ordinaria di febbraio 2025 tramite il sistema NoiPA. Più probabile la l’erogazione tramite una emissione speciale, pensata proprio per gestire i pagamenti arretrati e gli adeguamenti salariali. In caso contrario, i dipendenti delle Funzioni Centrali dovranno attendere il mese di marzo.
Come prevede il Calendario ufficiale di NoiPA l’emissione di febbraio sarà avviata il 24 gennaio e i giorni a disposizione per la sua chiusura sono davvero pochi. Insufficienti per veder chiudere la procedura del CCNL e applicarla nei Cedolini, salvo miracolose accelerate.