E’ possibile che dal Governo decidano l’erogazione di nuove anticipazioni contrattuali, di tipo economico, a favore dei lavoratori del pubblico impiego, se prosegue l’impasse sui rinnovi dei CCNL.
E’ quanto riferito dal Ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo nel corso di una intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore in edicola oggi.
Nuove anticipazioni contrattuali significa un aumento dello stipendio in attesa che venga rinnovato il CCNL di comparto. Dall’altra parte significa anche che i tempi per trovare un accordo tra ARAN e sindacati si andrebbero ad allungare. Ma vediamo i dettagli e quali lavoratori pubblici sarebbero coinvolti da questa novità non irrilevante.
Le dichiarazioni del Ministro Zangrillo su una possibile erogazione economica sui Cedolini
Il Ministro interviene a proposito dello stallo che si è determinato per il rinnovo del CCNL Sanità, appena 4 giorni fa, con lo stop voluto da una parte dei sindacato che reputa l’offerta economica di 172 euro inadeguata per recuperare il potere d’acquisto dei lavoratori, infermieri tecnici e ausiliari del settore pubblico.
«Ora bisogna fare ogni sforzo per riprendere quanto prima il dialogo – ha dichiarato il Ministro – , ma lo stallo non può essere infinito perché io questi soldi ai nostri lavoratori li voglio dare. Ricordo, nel caso, che c’è sempre la possibilità di un’erogazione unilaterale, come abbiamo fatto a fine 2023 con l’indennità di vacanza contrattuale, maggiorata e anticipata proprio per attutire il colpo dell’inflazione di quel periodo. Ma sarebbe una sconfitta per tutti, per i sindacati e per il nostro obiettivo di rimettere le persone al centro per riportare la Pa a essere un buon posto di lavoro».
Insomma, dice il Ministro di tutte le pubbliche amministrazioni e principale riferimento per l’ARAN, l’Agenzia che negozia i CCNL dei lavoratori statali, i soldi ci sono, per i rinnovi dei CCNL 2022-2024 e 2025-2027, tanto vale spenderli. Come? In assenza di accordi tra ARAN e sindacati (finora possibile solo per il comparto Funzioni Centrali e Difesa-Sicurezza) anche riconoscendo unilateralmente gli aumenti, come acconto o anticipo sui futuri aumenti. Parole che implicitamente ammettono che non ci sono spazi per stanziare ulteriori risorse, come chiedono i sindacati.
Nuovo Anticipo Contratto: per quali lavoratori pubblici?
I lavoratori pubblici che potrebbero essere coinvolti da questa nuova iniziativa, che prevede un nuovo anticipo contrattuale, aggiuntivo all’IVC e all’Acconto già visto col cedolino di gennaio 2025, potrebbero essere quelli del comparto:
- Scuola e comunque del comparto Istruzione e Ricerca in genere;
- Sanità;
- Enti Locali.
L’anticipo dell’aumento del CCNL potrebbe essere erogato in un’unica soluzione, come visto nel mese di dicembre 2023 a valere sull’annualità 2024.
Sarebbero esclusi Difesa-Sicurezza e Funzioni Centrali, perchè – come detto – è il relativo ccnl di comparto è stato già rinnovato per il triennio 2022-2024.
I sindacati contrari
E in particolare quelli che fanno capo a Cgil e Uil. Analoga richiesta è stata avanza per il Personale Scolastico, dove il negoziato non è stato ancora neppure aperto, ma Flc-Cgil, Uil Scuola Rua e Usb PI chiedono di stanziare risorse per un adeguamento degli stipendi pari al 17%. Cifre irrangiugibili, considerato che lo stanziamento governativo sfiora appena il 6%.
Il Ministro Zangrillo però si sente ottimista e pensa che con l’entrata in vigore del contratto delle Funzioni Centrali, nelle prossime settimane, la situazione si sbloccherà. “Convocherò i sindacati – scandisce – come mi ero impegnato a fare, e quella potrebbe essere la prima occasione per capire come ripartire. Sono un ottimista inguaribile, e quindi spero che si manifesti una disponibilità. Ma so anche perfettamente che se, come sospetto, il «no» è politico, gli spazi si riducono drasticamente. Tanto più che il quadro è complicato anche dal fatto che ad aprile ci sono le elezioni per i rinnovi delle Rsu in tutta la Pubblica amministrazione”.