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INPS torna a pagare: pronti gli Accrediti di Assegno Unico, NASpI e anticipo Assegno di Inclusione

Riprendono i pagamenti INPS dell’Assegno Unico per i figli a carico: a gennaio i percettori hanno dovuto attendere un po’ più del solito prima di riscuotere, e c’è un motivo. Ma riecco anche la NASpI, l’indennità per i disoccupati, e l’Assegno di Inclusione.

INPS avvia i pagamenti dell’Assegno Unico

Non dovranno attendere oltre i percettori dell’Assegno Unico per ricevere l’accredito che spetta loro per i figli a carico.

Nella mattina di oggi, lunedì 20 gennaio, INPS ha dato il via ai pagamenti della prestazione che proseguiranno anche il 21 e nei giorni successivi. Pagamenti che hanno tardato un po’ a partire per via dell’adozione da parte dell’INPS del sistema Re.Tes.: l’adeguamento delle procedure a tale sistema ha richiesto qualche giorno di tempo e di conseguenza ha portato a uno slittamento dei pagamenti. Adesso l’Istituto Previdenziale è pronto a liquidare l’Assegno Unico per i figli a carico.

Continuerà fino a fine mese, come fatto sapere nel messaggio n. 111 del 13 gennaio, in cui ha specificato: “Entro la fine del mese di gennaio è accreditato l’importo delle rate spettanti nell’ipotesi in cui il citato assegno sia stato oggetto di conguaglio, a credito oppure a debito”.

NASpI, due date in calendario

Anche una parte dei titolari della NASpI ha dovuto aspettare questa settimana per ricevere il pagamento. La NASpI è l’indennità che INPS riconosce a chi ha perso il lavoro involontariamente.

I pagamenti di gennaio, relativi al mese di dicembre, sono partiti lunedì 13 gennaio e sono andati avanti fino a venerdì 17. Tuttavia, c’è ancora qualche disoccupato che aspetta l’accredito. Nei giorni di lunedì 20 e venerdì 24 dovrebbe vedere esaudite le sue preghiere: INPS, infatti, ha disposto dei nuovi pagamenti proprio per queste due date.

Assegno di Inclusione, INPS lavora in settimana

In settimana, infine, INPS dovrebbe dare avvio anche alle lavorazioni dell’Assegno di Inclusione. Da quest’anno la platea che può accedervi è più estesa: l’ISEE per accedervi è salito a 10.140 euro, pertanto chi nel 2024 era rimasto escluso per un ISEE di poco superiore al limite (era 9.360 euro) quest’anno può rientrarci. Naturalmente a patto di avere in famiglia un componente o disabile, o minorenne, o ultra 60enne o svantaggiato: solo ai nuclei così composti, infatti, spetta il sussidio.

La ricarica dovrebbe arrivare lunedì 27 gennaio, come da calendario. Le lavorazioni quindi potrebbero partire già da venerdì 24 gennaio.

La ricarica in pagamento è quella ordinaria. Già da subito, se il percettore ha presentato il nuovo ISEE, l’importo potrebbe essere rivalutato. Lo ha scritto INPS nel messaggio n. 148 del 15 gennaio 2025: “a partire dal 1° gennaio 2025 sono applicati i nuovi valori soglia per l’accesso alla misura e per il calcolo dell’ammontare del beneficio spettante“.

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