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ISEE: Impossibile Escludere Subito Titolo di Stato e Libretti. Attesa da 3 a 6 mesi

Non è ancora in vigore il decreto attuativo che ufficializza l’esclusione dall’ISEE dei titoli di Stato fino a 50 mila euro e se dovesse diventarlo nel corso dell’anno potrebbe danneggiare i cittadini, anziché agevolarli.

I percettori delle prestazioni previdenziali è bene che rinnovino l’ISEE entro il 31 gennaio o, al massimo, entro il 28 febbraio. Ma se il decreto dovesse arrivare dopo tali scadenze (molto probabile) le famiglie rischierebbero di dover rifare da capo tutta la procedura di presentazione dell’ISEE.

Ma andiamo per ordine.

Firmato il decreto che esclude i titoli di Stato dall’ISEE

Una misura della Legge di Bilancio 2024 ha previsto l’esclusione dall’ISEE del valore dei titoli di Stato e dei prodotti finanziari di raccolta del risparmio (con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato), come i BoT, i CTz, i BTp, i CcT, i buoni postali fruttiferi e i libretti di risparmio postale, fino a un massimo di 50 mila euro.

Il decreto attuativo della misura però è arrivato solo recentemente. Ciò ha comportato gravi ripercussioni per le famiglie, che nel 2024 hanno dovuto conteggiare tali titoli nell’ISEE. In questo modo la soglia dell’indicatore economico rimane alta e con una soglia alta il rischio è quello di non poter accedere alle prestazioni previdenziali.

Finalmente però pare che qualcosa si stia smuovendo. La Premier Giorgia Meloni ha firmato il Dpcm di modifica relativo alle “Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159”, che fissa le regole per la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell’ISEE. I tempi di attuazione però rischiano di essere ancora lunghi.

Quanto ci vorrà prima che sia efficace

L’iter non è dei più celeri. Il Dpcm firmato dalla Presidente del Consiglio deve essere inviato alla Corte dei conti per la registrazione. Solo dopo potrà essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Prima di allora, INPS non potrà effettuare alcuna modifica nella procedura di presentazione dell’ISEE. Fino a quel momento, quindi, chi rinnoverà l’ISEE dovrà inserirci anche gli eventuali titoli di Stato, i buoni postali e gli altri prodotti di raccolta del risparmio.

Secondo alcuni analisti potrebbero volerci mesi prima che la situazione si sblocchi definitivamente: “Non è ancora chiaro – spiegano i Caaf Cgilse l’Inps si limiterà ad aggiornare l’algoritmo di calcolo una volta che il decreto sarà pubblicato, senza modificare la modulistica DSU, oppure se si attenderà un ulteriore decreto interministeriale, la cui pubblicazione in Gazzetta Ufficiale potrebbe avvenire solo nei prossimi mesi”.

Quindi servirebbero altri tre mesi prima che la misura diventi efficace. A rimetterci saranno i cittadini, costretti ad attivarsi più volte nel corso dell’anno per avere un ISEE aggiornato. Con conseguente spreco di tempo e di denaro.

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