Lo stabilimento Stellantis di Mirafiori, cuore pulsante della produzione automobilistica italiana, sta tentando nuova fase di rilancio. Dopo mesi di incertezze e fermate produttive, l’impianto torinese torna a produrre la Fiat 500e, la versione completamente elettrica della celebre city car, e sorprendentemente, anche le Maserati.
Questa decisione segna un ritorno importante per il sito, che però non è esente da difficoltà, come dimostra la previsione di possibili nuovi stop alla produzione già a partire dal mese di febbraio 2025.
A Mirafiori Stellantis rallenta il ricorso alla Cassa integrazione
Il ritorno in produzione della Fiat 500e a Mirafiori rappresenta una tappa significativa nel percorso di Stellantis verso la transizione elettrica. L’elettrificazione della gamma Fiat è ormai una priorità strategica per il gruppo, che punta a consolidare il suo posizionamento nel mercato delle auto elettriche. Non meno rilevante è l’introduzione delle Maserati, che conferma la volontà del gruppo di mantenere alta la qualità e l’innovazione anche nel segmento premium.
I capannoni riapriranno da lunedì 20 gennaio a venerdì 31 gennaio, due settimane. Invece, quelli della lastratura e sigillatura della Maserati da martedì 21 gennaio a venerdì 24 gennaio. Riapriranno più tardi i reparti di revisione finale e montaggio. Si parla della costruzione di 30 esemplari delle vetture della Casa del Tridente.
Tuttavia, nonostante questo slancio iniziale, la situazione rimane instabile, soprattutto se si guarda all’andamento degli altri impianti italiani che continuano a rimanere fermi. Con i lavoratori in cassa integrazione anche alla ripresa dell’anno nuovo: Atessa, Termoli, Melfi, Cassino in testa. La fase di transizione potrebbe riservare altre difficoltà nel breve periodo, con ripercussioni sulla produttività e sull’occupazione.
La vera ripresa: l’arrivo della Fiat 500 Ibrida nel 2025
Per una vera e propria ripresa, però, occorrerà attendere fino alla fine del 2025. In quel periodo, infatti, è prevista l’introduzione della nuova Fiat 500 ibrida, un modello che dovrebbe rappresentare il punto di svolta per il gruppo. La 500 ibrida non solo risponderà alla crescente domanda di auto più sostenibili, ma potrebbe anche rinnovare l’appeal del marchio Fiat, unendo l’iconicità del modello alla modernità delle tecnologie ibride.
Stellantis è consapevole che il passaggio a modelli ibridi ed elettrici è essenziale per il futuro del settore automobilistico, soprattutto in un contesto di crescente attenzione alle tematiche ambientali. Tuttavia, la strada verso una vera ripresa è complessa e si scontra con le sfide legate alla supply chain e all’adeguamento degli impianti produttivi.
Crescono le Ibride, calano le Elettriche
Sul fronte europeo, i dati di vendita raccolti dall’ACEA (Associazione dei Costruttori Europei di Automobili) per il 2024 mostrano un leggero aumento del mercato, con un incremento dello 0,9% delle vendite rispetto all’anno precedente. Un dato positivo, ma che nasconde tendenze contrastanti. Infatti, se le auto ibride hanno registrato un aumento significativo, con un +33,1% delle vendite a dicembre, le auto elettriche hanno visto una flessione del 10,2%.
Questo calo delle elettriche potrebbe essere legato a diversi fattori, tra cui la scarsità di infrastrutture di ricarica, l’incertezza economica e la preferenza per modelli più economici rispetto a quelli completamente elettrici. Le auto ibride, con la loro doppia motorizzazione, sembrano essere la soluzione di compromesso per molti consumatori.
Il mercato Automobilistico Europeo: Volkswagen resta Leader, Stellantis perde terreno
Nel panorama competitivo, Volkswagen continua a dominare il mercato, mantenendo la leadership nel 2024. Stellantis, invece, ha chiuso l’anno con un calo delle vendite del 7,4%, segnando un sorpasso storico da parte di Renault, che ha guadagnato terreno e ha superato Stellantis per la prima volta nella storia.
Questo risultato negativo per Stellantis potrebbe essere attribuito a una serie di fattori, tra cui il rallentamento della produzione, la concorrenza crescente da parte di altri gruppi automobilistici e le difficoltà legate all’introduzione di nuovi modelli elettrici e ibridi. La sfida per il 2025 sarà quella di rinnovare l’offerta, rispondere alle esigenze dei consumatori e adattarsi rapidamente alle nuove normative e tendenze del mercato.