Con la fine dell’anno sono terminate anche le chiamate da GPS per le supplenze docenti per la maggior parte delle province italiane. Le uniche forme per ottenere altre supplenze sono le chiamate da graduatorie di istituto e da interpelli.
Sappiamo bene che ci sono delle differenze: le supplenze che potranno ottenere i docenti d’ora in poi sono da considerarsi brevi, non è infatti detto che arrivino fino a fine scuole.
Ciò non significa, tuttavia, che non si maturi punteggio, anzi. C’è comunque la possibilità per i docenti di avere tutti i 12 punti, ovvero il punteggio massimo che si ottiene per anno scolastico.
12 punti
Per ottenere tutti i 12 punti come supplenze docenti i giorni di servizio anche non continuativo devono essere almeno 166. Infatti, per il servizio specifico, ovvero il servizio prestato sulla classe di concorso o grado di istruzione, su posto comune o sostegno, per cui si procede alla valutazione, sono attribuiti, per ciascun mese o frazione di almeno 16 giorni, due punti, sino ad un massimo di 12 punti, così calcolati:
- da 16 a 45 gg. uguale p. 2;
- da 46 a 75 gg. uguale p. 4;
- da 76 a 105 gg. uguale p. 6;
- da 106 a 135 gg. uguale p. 8;
- da 136 a 165 gg. uguale p. 10;
- da 166 gg. in poi uguale p. 12, ovvero per servizio ininterrotto dal 1° febbraio sino alle operazioni di scrutinio o al termine delle attività educative per la scuola dell’infanzia.
Chi riceve una nomina in questo periodo, dunque, può ancora maturare il punteggio pieno.
Anno di servizio
Diversa è la questione per l’anno di servizio. In questo caso i giorni non sono 166, bensì 180. È il MIUR con la nota n.7526 del 24 luglio 2014 a chiarire che per annualità di servizio si intende il servizio prestato per almeno 180 giorni o il servizio prestato ininterrottamente dal 1° febbraio sino al termine delle operazioni di scrutinio o al termine delle attività educative per la scuola dell’infanzia.