HomeEvidenzaIn Pensione a 70 anni, ma solo per i Dipendenti Statali "Migliori"....

In Pensione a 70 anni, ma solo per i Dipendenti Statali “Migliori”. Ecco chi sono secondo il Ministero

I dipendenti della pubblica amministrazione potranno rimanere a lavorare fino a 70 anni, ma solo nei casi di necessità specifiche.

A prevederlo è il (discusso) comma 165 della Legge di Bilancio 2025. Vediamo meglio quali sono i casi.

In pensione a 70 anni: quali dipendenti

Partiamo dall’individuazione di dipendente coinvolti. Innanzitutto, c’è da specificare che nessun impiegato statale potrà fare richiesta di rimanere a lavorare fino a 70 anni. In caso di bisogno sarà l’amministrazione a chiedergli il consenso al rinvio del pensionamento.

Le PA potranno trattenere solo i dipendenti migliori, almeno secondo quanto testimoniato dai giudizi di «ottimo», «eccellente» o analoghi, nelle valutazioni delle performance. Il prescelto poi potrà scegliere se acconsentire o meno a rimanere a lavorare: non c’è nessun obbligo.

Una volta accettato, non è detto che si debba arrivare a 70 anni. Il comma 165, infatti, stabilisce che «il personale, individuato dalle amministrazioni interessate esclusivamente sulla base delle esigenze organizzative e del merito, non può permanere in servizio oltre il complimento del settantesimo anno di età». Pone quindi un limite massimo ma che non per forza debba essere raggiunto.

Per quali motivi

Il comma 165 della Manovra parla di “esigenze organizzative” che possono spingere l’amministrazione a chiedere ai dipendenti statali di rimanere a lavorare.

La misura, infatti, sarà limitata ai casi in cui qualche anno di lavoro in più di chi è a fine carriera sia funzionale all’accompagnamento e al tutoraggio dei nuovi assunti o indispensabile per svolgere funzioni che senza la permanenza del diretto interessato rischierebbero di cadere («esigenze funzionali non diversamente assolvibili»).

È questo lo scopo principale del trattenimento in servizio: «affiancare nuovi assunti al personale che è già in possesso di un adeguato bagaglio esperienziale, che potrebbe andare perduto», come specifica la nuova direttiva appena firmata dal ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo.

La disposizione non prevede un periodo di tempo minimo, che dovrà quindi essere commisurato caso per caso. Tuttavia, per evitare una frammentazione gestionale eccessiva, il consiglio proveniente dalla direttiva è quello di non prevedere durate inferiori a un anno.

Inoltre, si potrà ricorrere al trattenimento a lavoro fino a 70 anni solo nel limite massimo del 10% delle facoltà assunzionali disponibili a legislazione vigente. Ne saranno esclusi i dipendenti che già hanno beneficiato di altre deroghe al pensionamento, così come non potranno essere richiamati coloro che già abbiano cessato il servizio.

RIPRODUZIONE RISERVATA – I siti web che intendono riprodurre, anche parzialmente, i contenuti del presente articolo sono tenuti ai sensi della Legge sul Diritto di Autore, a citare la fonte "TuttoLavoro24.it" e a creare specifico link all'articolo. Abusi saranno segnalati a Google e Meta (Facebook) per l'immediata rimozione..
spot_img
spot_img
spot_img
- Advertisment -