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Sul piatto 130€ di Aumento. Il “no” di Cgil e Uil ferma il Rinnovo del CCNL Funzioni Locali

E’ ripartita ieri la trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il personale delle Funzioni Locali, scaduto il 31 dicembre 2021. In una nota congiunta, i sindacati Fp Cgil e Uilpa hanno espresso un deciso disappunto in merito alla proposta presentata dall’ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) durante l’incontro, evidenziando come le risorse stanziate per gli aumenti retribuitivi per il triennio 2022-2024 siano insufficienti per garantire un adeguato riconoscimento economico e professionale ai lavoratori.

Il Governo ignora le esigenze delle Funzioni Locali

Secondo Fp Cgil e Uilpa, il Governo in questo modo sta “mortificando la dignità” dei dipendenti pubblici, in particolare quelli delle Funzioni Locali, un comparto che già si trova in difficoltà economiche. Il reddito medio in questo settore è tra i più bassi, e le risorse messe a disposizione nelle leggi di bilancio per il periodo 2022-2024 non sembrano sufficienti a coprire le esigenze di questo vasto comparto.

Ma nonostante le difficoltà e la chiusura del Ministro Zangrillo a un confronto sulle risorse, i sindacati sono determinati a portare avanti la battaglia, affinché venga riconosciuto il valore fondamentale del lavoro svolto in questo comparto e tradotto con incrementi salariali adeguati.

Le organizzazioni sindacali hanno ribadito che, senza un aumento significativo dello stipendio tabellare, non ci sono le condizioni per sottoscrivere l’ipotesi di contratto proposta. Le due organizzazioni, nel comparto degli enti locali, rappresentano la maggioranza e sono quindi in grado di bloccare il rinnovo.

Fp Cgil e Uilpa non intendono accettare compromessi al ribasso e puntano il dito anche contro Cisl Fp quando scrivono che “evidentemente c’è chi deve rispondere al Governo. Noi Cgil e Uil scegliamo di rispondere ai lavoratori delle Funzioni Locali”.

Il dito puntato contro il Governo

La bozza di rinnovo del contratto per il triennio 2022-2024 non prevede risposte concrete a temi cruciali come l’aumento degli stipendi, la valorizzazione delle diverse figure professionali e la risoluzione della carenza di personale. In particolare, Fp Cgil e Uilpa hanno sottolineato come il testo presentato dall’ARAN non offra alcuna soluzione per categorie cruciali come la Polizia locale, gli insegnanti, gli amministrativi, i tecnici, i demografici e gli assistenti sociali. La proposta di contratto, infatti, non contiene strumenti efficaci per il miglioramento professionale e per il riconoscimento delle specificità di ciascun ruolo.

Aumenti retributivi non in linea con l’inflazione

Anche gli aumenti salariali del 5,78% previsti dalla bozza di contratto sono giudicati troppo modesti. Un esempio significativo riguarda gli aumenti lordi proposti per le diverse aree professionali:

  • Funzionari e elevate qualificazioni: aumento lordo di 141,5 euro, con un aumento netto di circa 38,70 euro dopo le detrazioni.
  • Istruttori: aumento lordo di 130,41 euro, con un aumento netto di circa 42,26 euro.
  • Operatori esperti: aumento lordo di 116,03 euro, con un aumento netto di circa 37,59 euro.
  • Operatori: aumento lordo di 111,45 euro, con un aumento netto di circa 36,09 euro.

Questi aumenti, ben lontani dall’inflazione che nel triennio di riferimento ha raggiunto il 16,5%, sono considerati insufficienti, soprattutto considerando le difficoltà quotidiane che affrontano i lavoratori delle Funzioni Locali.

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