Nel dicembre 2024 è stata sottoscritta una preintesa tra il Ministero dei Trasporti e i sindacati dei lavoratori del trasporto pubblico locale (Tpl), prevedendo un aumento salariale di 200 euro al mese per gli Autoferrotranvieri.
Tuttavia,a distanza di un mese, questo incremento non è ancora stato erogato, poiché si attende lo sblocco delle risorse necessarie per finanziare il provvedimento. Il Governo, infatti, ha sin da subito legato l’assegnazione dei fondi per gli aumenti salariali all’allineamento tra le accise del gasolio e quelle della benzina. Un intervento da cui si attende l’entrata di importanti risorse economiche per il settore.
Aumentano le Accise e Aumentano i Salari
Il punto cruciale che sta rallentando l’attuazione dell’aumento salariale riguarda l’adozione del provvedimento per l’allineamento delle accise tra gasolio e benzina. Secondo le stime, questa misura potrebbe portare a un incremento delle entrate fiscali almeno pari a 600 milioni di euro all’anno, una somma destinata ad essere utilizzata per finanziare, tra le altre cose, il rinnovo del contratto dei lavoratori del trasporto pubblico locale.
L’effettivo sblocco delle somme dipende dall’approvazione di un provvedimento legislativo specifico. Si attende in proposito l’approvazione definitiva della legge di conversione del Decreto Milleproroghe, che dovrà essere votato dal Parlamento. Il passaggio in Aula al Senato è previsto per l’11 febbraio 2025. In una prima ipotesi si parla di un decreto ad hoc che però non è stato varato, né vi è traccia nell’agenda di Palazzo Chigi.
Aumento di 200 euro e Una tantum di 500 euro per gli Autoferrotranvieri
I sindacati e i lavoratori del Tpl sono in attesa che venga approvato definitivamente il provvedimento che permetterà lo sblocco delle risorse. Questo porterà le risorse necessarie per garantire l’erogazione dell’aumento di 200 euro mensili già a partire dal 2025. La scadenza di febbraio appare un passaggio cruciale per il futuro del rinnovo contrattuale, fanno sapere dal sindacato. Per il pregresso è stato previsto un importo Una tantum di 500 euro.
Una volta sottoscritto l’accordo, fanno sapere da Filt-Cgil, dovrà essere sciolta la riserva a seguito di una “consultazione referendaria al fine di determinare una validazione democratica e universale da parte di tutte le lavoratrici e i lavoratori del Settore”.