Martedì 21 gennaio 2025, Gianna Fracassi, segretaria generale della Flc-Cgil, ha fornito importanti aggiornamenti sul rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il comparto Istruzione e Ricerca scaduto il 31 dicembre 2021. A margine dell’evento “Investire in Istruzione e Ricerca per far ripartire il Paese”, Fracassi ha rivelato che, secondo fonti vicine al Ministero dell’Istruzione, l’Atto di indirizzo per il rinnovo del CCNL Istruzione e Ricerca 2022-2024 è ormai imminente.
L’atto di indirizzo darà avvio alle trattative per il rinnovo contrattuale. Ancora ferme.
Il ritardo del Rinnovo del CCNL Istruzione e Ricerca
Il rinnovo del CCNL per docenti e ATA è in ritardo di ben tre anni, considerando che il periodo di validità del precedente contratto si è concluso nel 2021.
Nonostante il ritardo, le trattative non sono ancora partite e, secondo quanto dichiarato dalla segretaria della Flc-Cgil, la situazione sembra finalmente avviarsi verso uno sblocco, con l’emanazione dell’Atto di indirizzo che dovrebbe finalmente dare il via ai negoziati in Viale Trastevere.
Aumento di 160 Euro per il triennio: ecco cosa prevede l’Atto di Indirizzo
Secondo le informazioni riportate da Gianna Fracassi, nell’Atto di indirizzo che verrà presentato, è previsto un aumento di 160 euro per il triennio 2022-2024. Questa cifra era già stata anticipata dal Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, durante la riunione del 4 luglio 2024, che aveva dato il via alla discussione sull’Atto di Indirizzo. E confermata nei mesi successivi, senza alcuna (anche) piccola disponibilità a limature.
La Flc-Cgil, dal canto suo, aveva richiesto un aumento di circa 450 euro per contrastare l’inflazione accumulata negli ultimi anni, che ha comportato una significativa perdita del potere di acquisto per i lavoratori della scuola. L’aumento previsto, dunque, non riuscirà a compensare pienamente l’erosione del potere d’acquisto legata a un’inflazione che ha raggiunto il 16-17% nel triennio di riferimento.
Povertà retributiva del Personale Scolastico, anche rispetto agli Operai
Il sindacato ha espresso insoddisfazione per la proposta del Ministero, sottolineando che l’aumento di 160 euro non è sufficiente per colmare il divario tra i salari dei lavoratori della scuola e l’andamento dell’inflazione. Ma anche con gli aumenti ricevuti o che stanno ricevendo i lavoratori degli settori privati, come gli operai della Metalmeccanica.
C’è un tema di povertà retributiva del personale scolastico, messo in luce anche da una recente indagine di TuttoLavoro24.it che mette in luce come in 6 anni Docenti e ATA abbiano ricevuto appena 70 euro effettivi di aumento (clicca qui per visualizzare le Tabelle complete per qualifica).
La Flc-Cgil, insieme a Uil Scuola e altri sindacati autonomi, avevano chiesto un impegno maggiore da parte del governo (oltre ai 3 miliardi stanziati), considerando la centralità dell’istruzione e della ricerca per il futuro del Paese. L’iniziativa è accompagnata anche da due proclamazioni di sciopero, a ottobre e novembre 2024.
Flc-Cgil intende non firmare?
La situazione sul rinnovo del CCNL Istruzione e Ricerca resta dunque tesa, con l’Atto di indirizzo in arrivo che non sembra annunciare grandi cambiamenti rispetto alle premesse iniziali. I sindacati continueranno a fare pressione per ottenere un rinnovo che tenga conto dell’effettivo valore del lavoro svolto dai docenti e dal personale ATA.
Ma da Flc-Cgil precisano che non è stata ancora presa alcuna decisione sulla sottoscrizione o meno del rinnovo del CCNL Scuola. Ecco cosa ha dichiarato la Segretaria Fracassi al portale Tecnica della Scuola nel corso di un’intervista:
“Io non dico quello che farò, dato che ancora il contratto non si è aperto: io farò tutto il possibile tutto il possibile, per continuare a richiedere e ad avere le risorse necessarie per dare un contratto dignitoso alle persone che rappresento, questo sì lo farò poi faremo le nostre valutazioni alla fine”.