In attesa di ricevere la ricarica dell’Assegno di Inclusione di gennaio i beneficiari hanno potuto visualizzare sia la data di accredito che l’importo in pagamento. Tutte e due le voci rivelano una bella sorpresa.
Ricarica anticipata a prima del weekend
Ad aspettare la ricarica AdI di fine gennaio sono i nuclei familiari che hanno diritto a una mensilità diversa dalla prima. Chi questo mese attendeva la prima rata o mensilità arretrate ha già riscosso a metà gennaio.
Adesso quindi è il turno di tutti gli altri. In particolare, si tratta di famiglie con un ISEE entro i 10.140 euro in cui vivono anche membri o disabili, o minorenni, o ultra 60enni o in condizione di svantaggio.
INPS aveva fatto sapere che avrebbe pagato l’Assegno di Inclusione lunedì 27 gennaio. Tuttavia, la data che compare sui Fascicoli Previdenziali dei percettori rivela che la ricarica arriverà in anticipo:
Il pagamento è fissato per venerdì 24 gennaio. Avviando le lavorazioni con anticipo, INPS è riuscito a fare in modo che anche il pagamento effettivo arrivasse prima del previsto.
Certo, servirà la collaborazione di Poste Italiane: sono le poste, infatti, a occuparsi della ricarica materiale della Carta di Inclusione. Solitamente, intorno alle ore 14 del giorno indicato. Anche se non sono esclusi slittamenti alla sera.
Visibili gli aumenti dell’Assegno di Inclusione per il 2025
Ma come detto, le soprese non finiscono qui. Perché a colpire i percettori dell’Assegno di Inclusione non è stata solo la data di accredito, anticipata a prima del weekend. Ma anche l’importo del sussidio stesso.
La Legge di Bilancio 2025 ha previsto degli aumenti dell’Assegno di Inclusione. Senza stanziare nuovi fondi e utilizzando le risorse avanzate dal 2024, il Governo ha potuto innalzare non solo la soglia ISEE per accedere al sussidio (adesso è 10.140 euro, prima era 9.360 euro), ma anche gli importi mensili.
Tale incremento è visibile fin da subito nella rata di gennaio:
Per questo beneficiario l’aumento ammonta a 308,75 euro mensili. Che in un anno fanno 3.705 euro.
Ricordiamo che per beneficiare dei nuovi importi è fondamentale rinnovare l’ISEE. Tenendo in considerazione il nuovo ISEE, infatti, INPS potrà ricalcolare l’importo in pagamento, aggiornandolo alla situazione economica attuale del nucleo familiare.