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Colf e Badanti: contratti regolari e niente “nero”. Ecco l’Italia che paga retribuzioni e contributi con una Spesa di 800€ mensili

C’è un’area del Paese in cui il lavoro domestico irregolare è ridotto ai minimi termini e predominano la assunzioni e il pagamento regolare di contributi e retribuzioni.

E’ quanto mette in risalto l’ultimo rapporto annuale dell’Osservatorio Domina: Veneto e Friuli Venezia Giulia si distinguono per una gestione regolare del lavoro domestico. Numeri che dimostrano come le famiglie spendono ingenti somme per il lavoro di colf e badanti e, a differenza di altre aree d’Italia, il lavoro domestico viene in gran parte denunciato all’Inps, con un impatto economico positivo sia a livello locale che nazionale.

La spesa in lavoro domestico

Nel 2023, le famiglie di Veneto e Friuli Venezia Giulia hanno speso oltre 800 milioni di euro per retribuire colf e badanti, con una spesa media che incide per oltre 800 euro al mese sul bilancio familiare.

La spesa complessiva in Italia per i lavoratori domestici regolari ammonta a 7,6 miliardi di euro, mentre quella per il lavoro irregolare raggiunge i 5,4 miliardi. Nonostante questa componente irregolare, l’impegno delle famiglie italiane nel regolarizzare il lavoro domestico è sempre più evidente, soprattutto al Nord Est.

Il beneficio derivante dalla regolarità nelle assunzioni e nel versamento di tutti gli oneri per l’assistenza domestica si ripercuote positivamente sul Bilancio dello Stato. Infatti la spesa complessiva di 13 miliardi di euro per colf e badanti genera un risparmio per lo Stato di circa 6 miliardi di euro, evitando che gli anziani vengano ricoverati in strutture sanitarie.

Inoltre, questo settore contribuisce con un valore aggiunto di circa 15,8 miliardi di euro all’economia italiana, pari a quasi un punto di PIL.

Le Province virtuose del Nord-Est

Solo nel Veneto, la spesa per colf e badanti è stata di 611 milioni di euro nel 2023, con un valore aggiunto di circa 1,2 miliardi di euro. Padova e Verona emergono come le province con la maggiore concentrazione di lavoratori domestici. A Verona, in particolare, si registrano 10,3 badanti ogni 100 anziani, con un dato che evidenzia l’importanza del settore nella cura degli anziani.

I numeri ridotti del Friuli Venezia Giulia sono giustificati dal fatto che si tratta di una regione meno popolosa. Ma contribuisce anch’essa in modo significativo, con una spesa complessiva di 198 milioni di euro e un valore aggiunto di circa 400 milioni di euro. Udine in testa con la percentuale più alta di colf e badanti, con il 45,4% e il 47,1% del totale, rispettivamente.

In Friuli Venezia Giulia la spesa media annuale per famiglia è di 10.123 euro, in Veneto di 9.378 euro.

Le caratteristiche delle Colf e Badanti

In entrambe le regioni, la maggior parte dei lavoratori domestici proviene dall’estero,: in testa Europa dell’Est e America del Sud. Le donne straniere, generalmente sulla cinquantina, rappresentano la quota principale della forza lavoro. La vicinanza geografica dei Paesi dell’Est facilita il flusso di lavoratori domestici regolarmente assunti, contribuendo a una gestione del settore decisamente regolare.

Con oltre 80.000 lavoratori domestici nel Nord Est, di cui 63.641 in Veneto e 19.735 in Friuli Venezia Giulia, sul totale degli 918.000 lavoratrici e lavoratori censiti dall’Inps in tutta Italia, queste due regioni si confermano come un esempio di gestione regolare e sostenibile del lavoro domestico, con un impatto positivo sia sul benessere delle famiglie che sull’economia nazionale.

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