Mercoledì 29 gennaio 2025, alle ore 11:00, presso la sede del Ministero dell’Istruzione e del Merito, si terrà un incontro tra la delegazione della parte pubblica e le Organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL del Comparto “Istruzione e Ricerca” – settore Scuola. L’incontro avrà come oggetto la firma dell’Ipotesi di Contratto Integrativo relativo alla mobilità del personale docente, educativo e ATA per il triennio scolastico 2025/2026, 2026/2027, 2027/2028.
C’è particolare attesa per lo sblocco delle risorse appostate per il cd. Bonus continuità. Vediamo di cosa si tratta e chi saranno i beneficiari.
Sono stati stanziati 30 milioni di euro agli Istituti Scolastici a favore dei docenti con particolari requisiti, ai quali sarà riconosciuto un emolumento una tantum di 750 euro netti pro capite. Si tratta del Bonus continuità. L’elemento economico denominato valorizzazione sarà concessa in base all’art. 2 comma 1 a coloro che rinunciano al trasferimento e garantiscono la cd. continuità didattica e il servizio in zone difficili dove è a rischio la dispersione scolastica:
I docenti che soddisfano entrambe le caratteristiche avranno diritto ad entrambe le valorizzazioni economiche.
Possiamo paragonare il pagamento della valorizzazione al FIS. Le istituzioni scolastiche ricevono i fondi dal Ministero e dovranno individuare i nominativi degli aventi diritto.
Una volta provveduto all’individuazione degli aventi diritto, la Scuola trasmetterà i dati, per il pagamento, a NoiPA con la procedura “cedolino unico”.
Secondo l’ANIEF il provvedimento interessa un minoranza che ammonta a 19 mila docenti.
Se dividiamo l’importo di 30 milioni di euro stanziati per 19 mila docenti risulta un lordo pro capite di 1.579 euro.
Dai 1.579 euro occorre togliere l’8,5% di IRAP a favore delle regioni e il 24,20% per i contributi a carico del datore di lavoro (516 euro).
Resta una differenza di 1.062 euro dai quali bisogna togliere il 9.15% di contributi a carico del dipendente e l’aliquota irpef del 23%.
Restano netti, a favore di questi dipendenti, circa 748 euro.
Possiamo paragonare il pagamento della valorizzazione al FIS. Le istituzioni scolastiche ricevono i fondi dal Ministero e dovranno individuare i nominativi degli aventi diritto.
Una volta provveduto all’individuazione degli aventi diritto, la Scuola trasmetterà i dati, per il pagamento, a NoiPA con la procedura “cedolino unico”.