Secondo quanto riportato da Milano Finanza, Stellantis continuerà la produzione della Fiat 500 Elettrica Bev nello stabilimento di Mirafiori almeno fino alla fine di febbraio, con la possibilità di estenderla anche a marzo. La notizia rappresenta un segnale positivo per lo storico impianto torinese, per i lavoratori coinvolti e non solo, in un momento in cui il futuro dell’industria automobilistica italiana è sotto i riflettori.
La 500 Elettrica: il salvagente per il 2025
La Fiat 500 elettrica Bev si conferma uno dei modelli centrali per l’offerta di Stellantis. La decisione di proseguire la produzione a Mirafiori, anche nei primi mesi del 2025, è vista come un segnale di continuità per lo stabilimento, che rappresenta un pilastro strategico per il gruppo che in Italia impiega più di 40.000 metalmeccanici, indotto escluso.
Grazie alla produzione della 500 ibrida il Gruppo continua a puntare su modelli eco-compatibili e a basso impatto ambientale, e rimanere nel perimetro degli obiettivi europei di transizione energetica.
John Elkann in Senato il 19 marzo: notizia del giorno
A rafforzare l’interesse sul futuro di Stellantis in Italia arriva anche un’importante notizia di carattere istituzionale. Il deputato leghista Alberto Gusmeroli ha annunciato poche ore fa che il presidente di Stellantis John Elkann sarà audito in Commissione Attività Produttive del Senato il 19 marzo prossimo.
L’incontro servirà a presentare e discutere il piano industriale di Stellantis per l’Italia, con un focus sul rafforzamento del legame tra il gruppo automobilistico e le istituzioni italiane. Questo appuntamento rappresenta un momento cruciale per definire le strategie del gruppo, che nel corso del 2024 ha fortemente rallentato la produzione in Italia accompagnando questa decisione con accordi di esuberi e cassa integrazione.
Non la prende bene Fiom-Cgil che critica sui tempi lunghi scelti dal Presidente Stellantis, che invece non ha avuto problemi ad incontrare il neo presidente USA Donald Trump alcuni giorni fa. Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore automotive, parla di “scarso interesse per l’Italia».
Di cosa parlerà Elkann?
Durante l’audizione, il presidente di Stellantis sarà chiamato a illustrare i progetti del gruppo per il mercato italiano, con particolare attenzione agli investimenti, alla transizione ecologica e alla tutela dell’occupazione.
Non sembra difficile immaginare che a Elkann ribadirà le linee guida del piano Italia, già consegnato al Ministero delle Imprese il 17 dicembre dal capo Europa di Stellantis Jean-Philippe Imparato. D’altronde nel giro di 3 mesi i programmi possono sì cambiare ma non drasticamente. C’è invece attesa delle nuove decisioni che saranno adottate rispetto agli stabilimenti Stellantis nel Paese: modelli Auto su cui investirà, tempi di realizzazione, piattaforme utilizzate e tutte le prospettive del caso. Elkan dovrà poi rispondere alla sollecitazioni dei parlamentari. L’ex ad Tavares – poi uscito di scena – era stato ad ottobre in Commissione Attività Produttive non lasciando un buon ricordo di quell’incontro.