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Aumenti del 6% per i Dipendenti Pubblici? Ecco la Verità su Stipendi e gli Arretrati che Nessuno dice

Il 27 gennaio, l’ARAN e una parte delle organizzazioni sindacali hanno firmato un nuovo contratto che prometteva aumenti retributivi del 6% rispetto al precedente accordo. Ma cosa si nasconde dietro questa percentuale? Analizziamo i dettagli per scoprire se gli incrementi sono davvero così vantaggiosi come sembrano.

Gli Arretrati visti da un altro punto di vista

E’ stato annunciato che gli stipendi tabellari dei dipendenti di Ministeri, Agenzie Fiscali ed enti pubblici non economici sono aumentati mediamente di 165 euro, per 13 mensilità.

Tuttavia, con la divisione del personale in 3 macro aree (non consideriamo l’area delle elevate qualificazioni in quanto non ancora attuata) c’era il rischio che gli arretrati fossero calcolati su una base imponibile inferiore anche di mille euro.

Arretrati: ai neoassunti quasi il doppio degli Arretrati

Gli arretrati di prossima liquidazione, saranno circa il doppio per i neo assunti delle fasce più basse in quanto gli acconti erogati per anticipo contratto e per indennità vacanza contrattuale erano stati calcolati sul vecchio ordinamento come vediamo nella tabella.

Elaborazione: TuttoLavoro24.it – Riproduzione Vietata

Nella tabella le tre qualifiche sono divise per le fasce, la colonna dello stipendio mensile è comprensiva del differenziale, gli arretrati sono calcolati per 15 mensilità – da gennaio 2024 a febbraio 2025 – compresa la tredicesima.

Dal totale degli arretrati sono stati tolti gli anticipi e l’IVC da gennaio 2024 a febbraio 2025.

Il netto è stato calcolato togliendo dal lordo l’11,15% di previdenziali e il 23% di fiscali.

Aumenti: ecco le “vere” percentuali

Se calcoliamo la percentuale di aumento per le singole qualifiche, viene generata questa tabella:

Elaborazione: TuttoLavoro24.it – Riproduzione Vietata

Gli incrementi sono uguali per tutte le fasce ma, avendo le ex fasce stipendi maggiori, gli incrementi di stipendio, in percentuale, sono inferiori per le fasce 6 e 7 della ex terza area.

Il livellamento degli stipendi verso il basso provocherà incrementi minori per quanto riguarda l’indennità vacanza contrattuale che sarà calcolata su una base imponibile inferiore rispetto al precedente contratto.

Base imponibile inferiore, significa che gli stipendi tabellari sono stati abbassati e, per mantenere lo stesso stipendio, è stato erogato un assegno ad personam, chiamato “differenziale”. La prossima indennità vacanza contrattuale, pertanto, sarà calcolata su uno stipendio defalcato dal differenziale e, pertanto, gli incrementi saranno inferiori.

Allo stesso tempo, il calcolo degli arretrati futuri calcolati su una base inferiore permetterà ai futuri governi di annunciare incrementi percentuali maggiori.

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