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Infermieri: Aumento da 41,72€ nette al mese. E’ questa la proposta del Governo per ”far felice” il Personale Sanitario

Una proposta economica che porta ad un aumento economico in busta paga di 41,72 euro nette al mese. E’ questa la proposta avanzata da ARAN ai sindacati per il rinnovo del CCNL del Personale Sanitario afferente alle ASL.

Lo mette in luce il sindacato Uil Flp in un comunicato dove emerge anche un’analisi comparativa tra l’attuale busta paga di un infermiere e una busta paga eventuale, in caso di rinnovo del CCNl 2022-2024.

Simulazione reale della Busta paga di un Infermiere in base alla proposta del Governo

ARAN è l’agenzia che rappresenta la Pubblica Amministrazione nei negoziati per i rinnovi dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro per i comparti del pubblico impiego. Al tavolo negoziale ai sindacati è arrivata, durante l’ultima riunione di metà gennaio, una proposta di aumento dei minimi retributivi che rivede in aumento lo stipendio base e l’indennità di specializzazione infermieristica. Due aumenti che però, nella sostanza portano ad un incremento retributivo netto mensile di appena 41,72 euro.

Volantino Uil-Fpl

Le ragioni del “no” dei sindacati: il rinnovo non copre l’Inflazione

Uno degli aspetti più critici riguarda l’inflazione registrata nel triennio 2022/2024, che ha raggiunto il +17%. A fronte di questo dato, il rinnovo contrattuale prevede un aumento del solo +5,78% lordo, determinando una perdita del potere d’acquisto superiore all’11%.

Per la Uil Fpl e gli altri sindacati che non hanno accettato di firmare (Fp-Cgil e Nursing Up), si sarebbe trattato di accettare un contratto con incrementi salariali molto bassi, indennità bloccate e fondi per il salario accessorio congelati, che avrebbe portato a “tradire la fiducia dei lavoratori”. La firma del rinnovo sarebbe stata dunque una resa inaccettabile di fronte alla continua svalutazione economica della sanità pubblica.

A chi accusa il sindacato di aver fatto una scelta politica, la Uil Fpl risponde con i numeri dei rinnovi contrattuali precedenti:

  • triennio 2016/2018, con un’inflazione dell’1,8%, il contratto firmato ha portato a un incremento del +3,48%, garantendo un recupero del potere d’acquisto del +1,68%
  • triennio 2019/2021, con un’inflazione del 2,3%, il rinnovo ha previsto un aumento del +4,38%, portando un miglioramento del potere d’acquisto del +2,18%.

Le richieste della Uil Fpl al Governo

In un comunicato il sindacato si dichiara pronto a un confronto con il Governo per trovare soluzioni concrete alle criticità sollevate. Tra le proposte avanzate – già evidenziate il 21 gennaio a Il Sole 24 Ore c’è la possibilità di anticipare le risorse del rinnovo contrattuale 2025/2027 già sul triennio 2022/2024, così da garantire un incremento salariale più adeguato alla realtà economica attuale per i 581.000 addetti del sistema sanitario.

Una proposta questa che richiederebbe una chiara decisione politica da parte del Governo: si dovrebbe autorizzare a spostare sul rinnovo 2022-2024 “ritardatario” una parte degli aumenti contrattuali destinati al personale sanitario per il triennio successivo. Insomma le risorse ci sono. Occorre fare una scelta politica, diversa.

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